Un trend che va immediatamente invertito, non solo garantendo un ricambio che permetta di mantenere l’attuale livello dei servizi, ma anche alzando il livello dei servizi quantitativamente e qualitativamente.
Le 500 mila assunzioni permetteranno di garantire un ricambio tra chi esce e chi entra del 100%. In questo modo sventeremmo la desertificazione della Pa e l’attuale livello dei servizi sarà garantito.
Ma noi abbiamo bisogno che quei servizi inizino un processo di allargamento, di miglioramento, di innovazione e di riqualificazione. Lo sblocco del turn over coprirà solo le carenze di organico, senza allargare il perimetro pubblico.
Per questo sosteniamo che i 500 mila nuovi ingressi dovranno essere solo una prima risposta, per un processo che non deve interrompersi ma incrementarsi con nuove assunzioni. Intanto ci faremo presidio nel verificare che questa promessa di cambiamento venga mantenuta.
Negli ultimi dieci anni vi è stata una riduzione del personale di oltre 193mila unità.
L’età media si è sensibilmente innalzata ed è oggi elevatissima: intorno ai 51 anni di età (media che sale oltre i 54 anni nei ministeri, alla presidenza del Consiglio, nelle prefetture o negli enti pubblici non economici). Il numero di giovani sotto i 30 anni sono appena il 2,8% (percentuale in gran parte composta dai giovani appartenenti alle forze dell’ordine, senza i quali sarebbe ancora più bassa). Gli over 60, invece, sono il 16,4%. Inevitabile quindi un’ondata di pensionamenti nei prossimi anni.
Inoltre, sempre nello stesso periodo, l’investimento nella formazione dei dipendenti si è quasi dimezzato (- 46%, passando dai 263 milioni di euro nel 2008 ai 147 milioni nel 2017). Dunque ammonta a 49 euro la spesa per la formazione di un dipendente pubblico (appena un giorno di formazione l’anno).
| MASSIMALE | € 1.000.000,00 |
| CATEGORIE | PREMI LORDI |
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Dirigente Medico, Veterinario anche convenzionati |
€ 280,00 |
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Medico in formazione/Specializzando |
€ 145,00 |
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Dirigente sanitario o delle Professioni sanitarie, anche convenzionati |
€ 130,00 |
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Responsabile di struttura semplice o complessa |
€ 330,00 |
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FRANCHIGIA |
NESSUNA |
Possibilità di personalizzazione
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L’Ufficio Formazione della Funzione Pubblica Cgil si occupa della promozione e dello sviluppo delle politiche formative della categoria. Gli obiettivi generali si sviluppano attraverso due percorsi distinti, che riguardano, da un lato, le proposte di formazione per il quadro dirigente diffuso e, dall’altro, di supporto, di analisi dei bisogni, di progettazione e realizzazione di proposte formative per i territori.
Obiettivo Autonomia:
E tanto altro:
Percorsi di approfondimento dedicati agli OSS:
La sicurezza sul lavoro
La formazione tecnica
La Responsabile della Formazione è Mafalda Ferletti che per la realizzazione delle attività di formazione sindacale e professionale si avvale del gruppo nazionale di formatrici e formatori composto da:
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Marras Mauro (Sardegna) |
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Rendicontare le attività, i risultati e l’impiego delle risorse, mettere in chiaro le retribuzioni dei sindacalisti della Funzione Pubblica è la migliore e più concreta definizione del nostro concetto di trasparenza.
In questa sezione puoi trovare gli ultimi tre rendiconti finanziari annuali (approvati dal Comitato Direttivo) e la tabella delle retribuzioni, così come definita dal regolamento del personale della Cgil.
I temi previdenziali sono in continua evoluzione. In queste pagine puoi trovare tutte le informazioni utili per conoscere la pensione che ti spetta e come integrarla con la previdenza complementare.
Le diverse riforme del sistema pensionistico hanno messo in discussione le prospettive di tante lavoratrici e lavoratori: tra le criticità basta ricordare il tema delle donne che, in molti casi, devono attendere la vecchiaia per maturare il diritto al Pensionamento; i lavoratori precari con discontinuità contributiva o ai giovani che, senza interventi correttivi, avranno seri problemi di rendita previdenziale: quei giovani che, mediamente, entrano nel mercato del lavoro a circa 26 anni e che arriveranno al pensionamento alla soglia dei 70 anni di età, con una pensione insufficiente per garantire condizioni di vita dignitose.
Senza interventi correttivi sono tante le persone che avranno seri problemi di rendita previdenziale. Riteniamo giusto diffondere anche la conoscenza della previdenza complementare con una informazione completa e servizi di consulenza diretti.
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