Proposta di direttiva – accordo quadro HOSPEEM -FSESP in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario

18 Luglio 2011

Proposta di direttiva – accordo quadro HOSPEEM -FSESP in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario

La Commissione europea ha presentato, il 26 ottobre 2009, una proposta di direttiva (COM 2009 577) che attua l’accordo quadro, concluso da HOSPEEM e FSESP, in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario.

La proposta ha lo scopo di conferire valore giuridico all’accordo quadro siglato il 17 luglio 2009 da HOSPEEM (Associazione datori di lavoro del settore ospedaliero e sanitario) e FSESP (Federazione sindacale europea dei servizi pubblici), organismi riconosciuti nel 2006 dalla Commissione quali parti sociali europee del settore ospedaliero e sanitario (conformemente all’articolo 138 del trattato CE).

L’accordo è finalizzato a proteggere le lavoratrici ed i lavoratori dal rischio di ferite provocate da tutti gli oggetti taglienti o acuminati utilizzati in medicina (punture di aghi incluse) e a prevenire il rischio di ferite e infezioni dovute all’uso di dispositivi medici taglienti. Prevede un approccio integrato alla valutazione e alla prevenzione dei rischi, alla formazione, all’informazione, alla sensibilizzazione e al monitoraggio, nonché la messa in atto di procedure di risposta e di follow-up. L’accordo e la presente proposta contribuiranno a garantire la massima sicurezza possibile dell’ambiente di lavoro nel settore ospedaliero e sanitario.

Le ferite provocate da aghi e altri strumenti taglienti o acuminati figurano tra i rischi più comuni e gravi per il personale sanitario in Europa. È noto che il personale ospedaliero e sanitario (infermieri, medici, chirurghi, ecc.), in particolare quello impegnato in determinati reparti e attività (emergenze, cura intensiva, operazioni chirurgiche, ecc.), rischia spesso l’infezione conseguente a ferite provocate dall’uso di aghi o altri strumenti taglienti o acuminati (bisturi, dispositivi di sutura, ecc.). Le conseguenze possono essere talvolta molto gravi e portare a malattie quali l’epatite virale o l’AIDS. Alcuni studi stimano il numero di ferite da punture di aghi in circa 1 200 000 all’anno in Europa.

Il 21 dicembre 2006 la Commissione ha dato il via alla prima fase della consultazione delle parti sociali europee. Il 20 dicembre 2007 ha avuto inizio la seconda fase. Nei documenti della consultazione si invitavano le parti sociali europee: 1) a trasmettere un parere sugli obiettivi e sul contenuto delle iniziative legislative e non legislative previste; 2) a notificare alla Commissione se intendevano avviare negoziati a norma dell’articolo 138, paragrafo 4, e dell’articolo 139 del trattato CE. Con lettera congiunta del 17 novembre 2008, FSESP e HOSPEEM hanno informato la Commissione della loro intenzione di negoziare un accordo quadro in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario. La Commissione ha riconosciuto pienamente l’autonomia negoziale delle parti sociali europee nella materia di loro competenza; pertanto, l’elaborazione della proposta legislativa relativa ad una direttiva che modifichi la direttiva 2000/54/CE relativa agli agenti biologici sul lavoro è stata sospesa, in attesa dei risultati dei negoziati tra le parti sociali.

Il 2 giugno 2009, le parti sociali europee raggiunto un’intesa in merito all’accordo. Il 17 luglio 2009, FSESP e HOSPEEM hanno siglato l’accordo.

Si è trattato del primo accordo vincolante tra le parti sociali europee nel settore ospedaliero con l’obiettivo di dare standard comuni per i datori di lavoro e lavoratori negli ospedali tutta l’Unione europea. Questo rappresenta un evento molto importante per il dialogo sociale settoriale a livello europeo, in un momento in cui gli accordi volontari sono sempre più spesso sostituiti da decisioni unilaterali della Commissione. Il settore sanitario rappresenta quasi il 10% della forza lavoro totale nella UE e corrisponde a quasi il 9% del prodotto interno lordo (PIL) (cfr. Cedefop, marzo 2009).

Enzo Bernardo Ufficio Internazionale Fp Cgil

 

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