Elezioni per rinnovo della RSU della Camera di Commercio di Bergamo

18 Luglio 2011

Elezioni per rinnovo della RSU della Camera di Commercio di Bergamo

LA CGIL RICONQUISTA LA MAGGIORANZA

In Camera di Commercio il vento del rinnovamento non si ferma al cambio del Segretario Generale e, a breve termine, alla elezione di tutti i nuovi organi di vertice (Consiglio, Giunta, Presidente).
Anche il personale è stato chiamato a rinnovare la propria Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU).
Nei giorni scorsi (14-15-16 dicembre), infatti, i 113 dipendenti attualmente in forza all’ente sono tornati a votare, in anticipo rispetto alla scadenza normale per il rinnovo delle RSU nei vari comparti pubblici (in programma nell’autunno 2010).
La RSU eletta in Camera di Commercio nel 2007 si era infatti sciolta nei mesi scorsi, dopo che la maggioranza dei componenti (4 su 7) si era dimessa.
La partecipazione dei dipendenti al voto dei giorni scorsi è stata molto elevata: quasi il 93% degli aventi diritto si è recata a votare (105 dipendenti su 113) e a scegliere tra le tre liste presentate: Cgil,Cisl,Uil.
E la Cgil è tornata a conquistare la maggioranza, ribaltando il risultato di due anni fa.
Sono stati, infatti, 53 i voti di preferenza raccolti dalla CGIL, pari al 51% dei voti validi (35% nel 2007); alla Cisl sono andate 41 preferenze, pari al 39% dei voti validi (50% nel 2007); la lista della UIL ha ottenuto infine 10 voti pari al 9,6% (15,5% nel 2007).
Per quanto riguarda la distribuzione dei 7 seggi tutto rimane invece immutato. Con il meccanismo dei resti le tre liste confermano infatti i seggi che avevano nella precedente RSU: 3 alla CGIL, 3 alla CISL (di cui 1 con i resti), 1 alla UIL (ottenuto con i resti).
Soddisfazione, naturalmente, tra i candidati eletti nella lista Cgil “con il loro voto i dipendenti ci pare abbiano dato indicazioni molto chiare, hanno espresso una precisa valutazione sul passato e allo stesso tempo hanno premiato la proposta di iniziativa della CGIL per il futuro e cioè: nel confronto con la dirigenza dell’ente saranno i lavoratori a scegliere obiettivi e ad approvare o respingere eventuali proposte e mediazioni.
Tutto ciò in un quadro generale certamente non favorevole per la contrattazione decentrata. Questo a causa dei recenti provvedimenti del ministro Brunetta che ha tagliato risorse economiche e diritti e per contro “offerto” ai dipendenti pubblici insulti e banalità. L’impegno della nuova RSU dovrà limitare i danni di questa controriforma e rilanciare la valorizzazione e la professionalità dei dipendenti pubblici, fondamentale e vera innovazione per migliorare i servizi all’utenza “.

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