La FP CGIL Medici non firma il contratto, compromesso il valore della esclusività – Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

18 Luglio 2011

La FP CGIL Medici non firma il contratto, compromesso il valore della esclusività – Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

Questa notte la FPCGIL Medici, insieme alla UIL FPL Medici, non ha firmato il contratto relativo al biennio economico 2008-2009 (scaduto da 26 mesi) per circa 118.000 mila dirigenti medici e veterinari con un aumento medio di 179 euro lordi mensili.

E’ stato infatti compromesso il valore politico della indennità di esclusività del rapporto di lavoro con il servizio sanitario nazionale con il suo inserimento nel monte salari, determinando il suo annegamento nel mare contrattuale e senza alcun impegno per una sua autonoma rivalutazione economica. Il rifiuto della parte pubblica a garantire nel futuro il valore della esclusività è in linea con il disegno del Ddl sul Governo Clinico, condiviso dal Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio, di una devastante riforma della libera professione che consentirà ai medici pubblici di lavorare anche nel privato, mantenendo per tutti il quantum economico della indennità, ormai acquisita nel monte salari.
 
Peraltro la stessa rivalutazione dell’indennità di esclusività in questo contratto – di soli 25,82 euro mensili lordi dopo 10 anni – è stata attuata utilizzando parte dello stesso aumento del 3,2%, senza alcun finanziamento aggiuntivo.

A questo inaccettabile vulnus si aggiunge il recepimento nel contratto delle nuove sanzioni disciplinari imposte dalla iniqua legge del Ministro Brunetta: 13 pagine su 22 della parte normativa che vanno dalla censura scritta alla multa da 200 a 500 euro, dalla sospensione al licenziamento. Seppur limitate grazie all’impegno di tutte le OO.SS al tavolo negoziale, rischiano di trasformare gli ospedali in caserme.

Ancora una volta vengono privilegiati gli incarichi gestionali rispetto ai professionali, lasciando i medici ed i veterinari con meno di 5 anni di esperienza senza alcun aumento della loro posizione professionale che rimane equivalente a zero euro.

Lo 0,5% dell’aumento è stato destinato alla parte variabile della retribuzione, penalizzando pensioni e liquidazioni, rispetto al suo completo inserimento nel trattamento fondamentale come da noi richiesto ed ottenuto nel contratto del comparto sanità.

La stessa variabile aziendale non è stata inclusa nel trattamento economico valido ai fini della liquidazione e non vi sono ancora sostanziali concreti passi in avanti sulla copertura assicurativa. Abbiamo invece ottenuto, insieme alle altre oo.ss., la cancellazione della pericolosa nuova normativa sull’orario di lavoro, una norma sul precariato anche se non cogente, e la possibilità di concordare a livello regionale un aggiuntivo 0.8% sulla parte variabile della retribuzione per specifici progetti, anche se subordinato al rispetto dei Patti per la salute e a presenza di risparmi di spesa. Infine un apprezzabile risultato è la possibilità dell’aspettativa per il medico che vuole partire per progetti umanitari con organizzazioni non governative.

La FPCGIL Medici proseguirà il suo impegno nella Vertenza Salute e continuerà a battersi per la valorizzazione del medico che sceglie di lavorare solo per la sanità pubblica.

Roma, 10 febbraio 2010

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