Appello dei sindacati mediterranei ai Ministri delle finanze Ue

18 Luglio 2011

Appello dei sindacati mediterranei ai Ministri delle finanze Ue

 

COMUNICATO STAMPA

I sindacati dei servizi pubblici di ogni parte d’Europa inviano oggi un messaggio unitario ai leader dell’Unione Europea (UE), segnalando il danno che viene fatto alla crescita economica e alla società in molti paesi europei con i profondi tagli alla spesa pubblica.

Come sindacati mediterranei della Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici (FSESP, 250 sindacati affiliati), che si sono incontrati a Ponta Delgada in Portogallo, ci uniamo alla richiesta di difendere i servizi pubblici in Europa. Stiamo inviando un messaggio forte ai membri del Consiglio europeo che si riuniscono domani a Bruxelles affinchè i tagli e la brutale riduzione dei conti pubblici non sia l’unico modo per rispondere alla crisi. Proponiamo alternative migliori che rafforzino i servizi pubblici nel momento in cui i cittadini ne hanno più bisogno, promuovendo il dialogo sociale e la partecipazione dei lavoratori alla riqualificazione della spesa pubblica.

I sindacati mediterranei di Cipro, Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna sono preoccupati che i governi, alcuni sotto la pressione dell’Unione europea e del Fondo monetario internazionale, optino a breve termine per profondi tagli ai servizi piuttosto che guardare a una risposta più equilibrata alla crisi nel medio-lungo termine.

Il segretario generale della FSESP, Carola Fischbach-Pyttel afferma: “In molti paesi le lavoratrici ed i lavoratori del settore pubblico sono costretti a pagare per una crisi che non hanno creato. Inoltre, i governi, con alcune onorevoli eccezioni, impongonomisure drastiche, senza alcun tentativo di prendere in considerazione alternative o negoziare seriamente con i sindacati che rappresentano davvero i lavoratori”.

Noi capiamo perché l’Unione europea stia prendendo in considerazione un maggiore coordinamento economico ed una maggiore sorveglianza ma riteniamo che l’approccio sia troppo ristretto. Nella crisi attuale,i servizi pubblici sono più necessario che mai. I tagli ai finanziamenti e gli attacchi alla retribuzione dei lavoratori ed alle condizioni di lavoro dei lavoratori pubblici non solo minacciano il livello e la qualità dei servizi, ma mettono anche a repentaglio tutti i segnali di ripresa economica. Una tassazione equa, progressiva e giusta deve essere all’ordine del giorno dei governi. Crediamo che introducendo una tassa sulle transazioni finanziarie e attraverso un miglior utilizzo delle risorse pubbliche si possa fare un passo nella giusta direzione.

Nei nostri paesi, colpiti duramente dalla crisi economica, stiamo cercando di lavorare con i governi per contrastare la crisi stessa, valutando positivamente tutti gli impegni volti alla lotta agli sprechi, alla corruzione e alla virtuosità dei conti pubblici ma siamo anche impegnati a resistere ai tagli che vengono imposti da molti governi.

I nostri primi obiettivi sono:
 
– Difesa dei servizi pubblici, dei diritti dei lavoratori del settore pubblico, difesa del sistema pensionistico e dell’ occupazione nel settore pubblico;
– Le politiche di contenimento del debito pubblico devono essere conseguenti ad una analisi delle cause e della composizione del debito, tutela degli investimenti e delle spese per i regimi di protezione sociale che sono indispensabili per sostenere la domanda e l’economia, soprattutto in un periodo di crisi;
– Regolamento del sistema finanziario, analisi del ruolo del FMI, BCE e delle agenzie di rating, l’introduzione di una tassa su tutte le operazioni finanziarie;
– Lotta contro la corruzione e lo spreco nella pubblica amministrazione, e sviluppo di una maggiore trasparenza;
– Coordinamento ed armonizzazione della governance fiscale, progressivo recupero di equità nelle imposte, nessun aumento della tassazione indiretta e lotta contro l’evasione e i paradisi fiscali;
I sindacati mediterranei e Carola Fischbach-Pyttel sottolineano quanto sia importante salvaguardare in Europa i servizi pubblici. Essi affermano congiuntamente:”Crediamo che i tagli rappresentino una seria minaccia per la capacità di fornire servizi di qualità. Dalla salute ai servizi di emergenza, dall’istruzione e riqualificazione professionale all’ amministrazione fiscale,si tratta sempre di servizi fondamentali da cui dipendono i cittadini e le imprese”.

I sindacati mediterranei sostengono la giornata di mobilitazione che la CES ha indetto per il 29 settembre con le parole d’ordine ” Noi ai tagli, più sviluppo”

I sindacati mediterranei dei servizi pubblici
ADEDY (Grecia), PASYDY, FP SEK & FSGE SEK (Cipro) CGT Santè (Francia), CFDT Interco (Francia) FP CGIL (Italia), FP CISL (Italia), FSC CCOO (Spagna), FEP USO (Spagna), STAL (Portogallol), STE (Portogallo), SINTAP-UGT (Portogallo),

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Informazioni sulla FSESP/EPSU

La FSESP è la Federazione europea dei sindacati del servizio pubblico. È la più grande federazione della CES e organizza 8 milioni di lavoratori del servizio pubblico da oltre 250 organizzazioni sindacali. La FSESP organizza i lavoratori nei settori dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti, dei servizi sanitari e sociali, dell’amministrazione locale e di quella centrale, in tutti i paesi europei, tra cui i paesi dell’Europa orientale. La FSESP è anche l’organismo regionale dell’Internazionale dei Servizi Pubblici (ISP-PSI)

16 Giugno 2010

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