Biotestamento – Io non costringo, curo: positivo incontro con presidente Fini

18 Luglio 2011

Biotestamento – Io non costringo, curo: positivo incontro con presidente Fini continua la raccolta firme di "Io non costringo, curo" per libertà di scelta – Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

Roma, 8 Marzo 2011. “Gianfranco Fini ha mostrato equilibrio e attenzione alle nostre ragioni. Siamo soddisfatti” con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, commenta l’incontro tenutosi stamane tra il Presidente della Camera Gianfranco Fini e una delegazione della Cgil e dell’Fp-Cgil in merito al Ddl Calabrò sul testamento biologico. La delegazione ha consegnato al Presidente Fini “Appello dei medici e degli operatori sanitari per la libertà di scelta sul testamento biologico e contro l’accanimento terapeutico” promosso dall’Fp-Cgil Nazionale e dall’Fp-Cgil Medici e un Dvd contenente gli spot della campagna “Io non costringo, curo”, che sono stati proiettati durante l’incontro.

“Credo che il Presidente Fini rappresenti una garanzia per chi come noi vuole un dibattito laico e non condizionato da ideologismi. Gli operatori sanitari italiani, ma anche la stragrande maggioranza dei cittadini – continua la Segretaria Generale dell’Fp-Cgil – rifiutano una legge che costringerebbe i pazienti che in piena autonomia le hanno rifiutate, a subire cure invasive, e chiedono che al centro di questo dibattito vengano poste l’alleanza terapeutica tra medici e pazienti e soprattutto la volontà di questi ultimi”.

“In questo mese continueremo a raccogliere adesioni nei luoghi del lavoro in sanità, a informare e sensibilizzare, per poi consegnare le firme al Presidente Fini in Aprile, prima della conclusione dell’iter del Ddl alla Camera dei Deputati. È comunque un fatto positivo – conclude Dettori – che questo dibattito sia gestito da chi ha ben presente i rischi di una legge che viola le convenzioni internazionali in materia e lo stesso codice di deontologia medica, ma che innanzitutto nega ai pazienti il diritto ad essere curati in base alla propria libera scelta, così come garantito dalla nostra Costituzione Repubblicana”.

 

 
 
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