Amnistia: la Fp-Cgil aderisce alla marcia del 25 aprile

04 Maggio 2012

Amnistia: la Fp-Cgil aderisce alla marcia del 25 aprile – affrontare l'emergenza umanitaria delle carceri, velocizzare la giustizia. Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale

 
La Fp-Cgil Nazionale ha aderito alla “Seconda Marcia per l’Amnistia” e parteciperà al corteo  che si terrà domani a Roma. Una scelta che parte dalla convinzione che “nessuna riforma della Giustizia possa prescindere dalla soluzione della questione del sovraffollamento delle carceri – si legge nella nota di adesione – né dalla adeguata dotazione a disposizione dell’esecuzione della pena e del trattamento, indirizzato al recupero e all’integrazione della persona detenuta”.

“Un’iniziativa utile a riportare il tema della Giustizia al centro dell’agenda politica. L’amnistia – afferma Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil con delega alla Giustizia – è un’estrema ratio ed è necessaria perché la situazione è divenuta esplosiva. Il sistema è impoverito, ingessato da cattive leggi che allungano i tempi dei processi e ridotto a un’obsolescenza che non permette prestazioni ottimali. Si faccia l’amnistia, la si accompagni con una riforma incisiva a tutela dei diritti dei cittadini, ma soprattutto si lascino fuori i reati socialmente più dannosi, penso a quelli di mafia o contro la pubblica amministrazione”.

“Il sistema penitenziario è al collasso – secondo Fabrizio Fratini, Segretario Nazionale Fp-Cgil con delega alla Polizia Penitenziaria – decongestionarlo può essere utile a lanciare una fase di riforma. Il sistema sta scivolando fuori dall’alveo democratico e costringe a una qualità del lavoro e della vita in carcere che umilia tanto i detenuti quanto i poliziotti e gli educatori. Servono risorse, personale e mezzi. Va risolto il problema delle migliaia di detenuti in attesa di giudizio, spesso dichiarati innocenti a fine processo, e abbandonata questa forma di reclusione del disagio che, dalla legge sulle droghe Fini-Giovanardi a quella sull’immigrazione Bossi-Fini, ha riportato indietro di decenni le lancette della storia, negando l’articolo 27 della Costituzione e la legge Gozzini. Vista la povertà delle iniziative del Governo, abbiamo inviato alla Ministra della Giustizia Severino il documento contenente le proposte sul sistema penitenziario dell’Epsu, il sindacato europeo dei servizi pubblici, che verrà recapitato anche a tutti i suoi colleghi d’Europa. Potrebbe aiutarla a trovare qualche soluzione”.

Roma, 24 aprile 2012

 
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