Precariato Pubbliche Amministrazioni – CGIL, CISL e UIL scrivono ai Presidenti di Camera e Senato

25 Luglio 2013

Precariato Pubbliche Amministrazioni – CGIL, CISL e UIL scrivono ai Presidenti di Camera e Senato

Roma 16 aprile 2013
 
Ai Presidenti della Camera dei Deputati e
Senato della Repubblica
 
Ai Capigruppo della Camera e
del Senato di:
PD
SEL
PDL
Movimento Cinquestelle
Scelta Civica
 

 
Le Segreterie Confederali di CGIL CISL UIL del Pubblico Impiego vogliono richiamare la Sua attenzione sulle problematiche e sulle scadenze pressanti che coinvolgono in questo momento la parte più indifesa del mondo del lavoro: il personale precario.
 
In particolare per il precariato delle pubbliche amministraizoni la scadenza del 31 luglio della proroga dei contratti a tempo determinato fissata dalla legge di stabilità, se non modificata, rischia di far uscire definitivamente  dal sistema pubblico, a quella stessa data, non meno di 100 mila giovani i cui contratti sono vigenti da anni e conseguentemente anche i tantissimi altri contratti precari la cui scadenza avverrà entro la fine del 2013.
 
Le conseguenze occupazionali non farebbero che acuire ulteriormente la già critica situazione del nostro mondo del lavoro ed aggraverebbero, se non venisse affrontata l’emergenza, non solo la problematica di carattere sociale, ma anche la scarsa funzionalità del settore pubblico, con grave ed intuibile nocumento per i cittadini.
 
E’ appunto per questa urgente finalità che ci permettiamo di rivolgere il nostro appello a Lei, per chiedere la disponibilità alla fissazione di un apposito incontro nel quale approfondire le problematiche suesposte, in modo da ipotizzare una soluzione legislativa per questo gravissimo problema.
 
Cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri più cordiali saluti.
 
CGIL Nicola Nicolosi
CISL Paolo Mezzio
UIL   Antonio Foccillo

 
Lavoratrici e lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni

 
Roma 28 marzo 2013
 
Al Presidente del Senato della Repubblica
Sen. Pietro Grasso
           
Al Presidente della Camera dei Deputati
On. Laura Boldrini

 Onorevoli Presidenti,
 

lo scorso 24 dicembre 2012 il Parlamento ha approvato la legge n. 228, (Legge di Stabilità 2013) che, tra l’altro, prevedeva all’art. 1, comma 400, la possibilità per le amministrazioni pubbliche di prorogare i contratti di lavoro subordinati a tempo determinato, in essere al 30 novembre 2012, fino e non oltre il 31 luglio 2013″.
 
Si tratta di una norma che si rese indispensabile, per poter individuare, nel frattempo, gli strumenti necessari per una soluzione definitiva per circa 150.000 lavoratrici e lavoratori impegnati da anni nel garantire servizi pubblici indispensabili per i cittadini.

Solo per fare alcuni esempi parliamo dei medici e degli infermieri impegnati nei Pronto Soccorso di importanti ospedali italiani, delle educatrici di Asilo Nido, degli addetti agli sportelli per l’immigrazione aperti nelle Questure e nelle Prefetture e di molto altro.
 
Ma si tratta anche di altre migliaia di lavoratrici e lavoratori che operano con forme contrattuali diverse, quali ad esempio collaborazioni,  “Partita IVA” ecc.
 
Nelle scorse settimane si è avviato un confronto, presso l’ARAN, per definire le modalità di proroga dei contratti in essere, individuare nuovi criteri attraverso i quali assumere con contratti a termine nei prossimi anni e nuove regole indispensabili per superare altre forme di precariato anomalo esistenti nelle pubbliche amministrazioni.

Si tratta, però, di un confronto complesso e di cui nessuno è in grado di prevedere gli esiti,  essendo lo stesso legato anche e soprattutto alla composizione di un nuovo Esecutivo.
 
Nel frattempo la data del 31 luglio si avvicina sempre di più senza che si sia ancora trovato il modo per affrontare la scadenza dei contratti in vigore.
 
A noi sembra opportuno segnalare alla vostra attenzione l’opportunità di porre all’assemblea dei capigruppo, con l’autorevolezza ed il senso di responsabilità che si riconosce ai vostri incarichi, questo tema così importante per il buon funzionamento dei servizi pubblici nel nostro paese.
 
Noi crediamo che il Parlamento sia in grado, anche in tempi brevi, di produrre una norma di legge, composto di soli due articoli.

Il primo che proroghi i contratti oltre la data del 31 luglio 2013, per ulteriori 36 mesi.
            
Il secondo che autorizzi, e obblighi, tutte le amministrazioni in cui sono presenti rapporti di lavoro “diversi” a tramutarli in contratti a tempo determinato.
 
Tutto questo, ovviamente, rispettando i vincoli di bilancio già presenti nel citato comma 400 dell’articolo 1 della legge di stabilità.
 
E’ nostra intenzione, nei prossimi giorni, far pervenire un appello simile al presente ai capigruppo delle diverse forze politiche presenti in parlamento e a tutti i senatori e deputati dei due rami del Parlamento.
 
Certi che il tema sollevato richiami la vostra attenzione, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti ed auguri di buon lavoro.

La Segretaria Generale Fp Cgil
Rossana Dettori

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