STOPOPG: in Sicilia per chiudere l’ultimo manicomio giudiziario

13 Febbraio 2017

 
 

In Sicilia per chiudere l'ultimo manicomio giudiziario

Per chiudere l’ultimo manicomio giudiziario: dopo il viaggio di stopOPG in Sicilia

ll  comitato nazionale di stopOPG, accompagnato da quello regionale, è
stato impegnato per due giorni con una mobilitazione in Sicilia, venerdì
10 e sabato 11 febbraio, per visitare e soprattutto rivendicare
l’immediata chiusura dell’ultimo Ospedale Psichiatrico Giudiziario
ancora aperto, quello di Barcellona Pozzo di Gotto, dove sono ancora
internate 13 persone. Nell’occasione, stopOPG ha anche visitato le due
REMS siciliane, di Naso e di Caltagirone, incontrando gli operatori e i
pazienti che vi sono detenuti.L’iniziativa, come speravamo, si è rivelata decisiva per sbloccare la situazione.
C’è stata infatti una brusca accelerazione: il direttore dell’OPG e il
responsabile per la Regione Sicilia del superamento degli OPG (delegato
dall’Assessore regionale alla Salute) – con cui ci siamo confrontati in
riunione e poi anche in un affollato dibattito pubblico a Caltagirone – 
hanno dichiarato che, grazie ad un accordo con la magistratura di
sorveglianza, entro questa settimana nove persone con misura di
sicurezza definitiva saranno dimesse e accolte in strutture
assistenziali. Restano così solo quattro persone da dimettere, con
misura di sicurezza provvisoria, per le quali è stata presentata, dai
sanitari alla magistratura, richiesta di autorizzare l’accoglienza in
comunità terapeutiche. Sappiamo che il commissario ad acta Franco
Corleone continua il suo impegno per la definitiva chiusura anche di
questo OPG. 
Ci aspettiamo dunque in queste ore scelte coerenti da parte di Regione Sicilia e magistratura.
Con la chiusura di Barcellona Pozzo di Gotto, finisce la storia dei sei
OPG italiani, l’ultimo baluardo manicomiale rimasto attivo anche dopo
la riforma Basaglia. Ora possiamo aprire una nuova fase, assegnando alle
Rems un ruolo utile ma residuale, e puntando decisamente al
potenziamento dei servizi di salute mentale e del welfare locale,
costruendo così concrete alternative alla logica manicomiale, per
affermare il diritto alla salute mentale e alla piena e responsabile
cittadinanza per tutte le persone, senza distinzione, come vuole la
nostra Costituzione.

p. stopOPG nazionale
Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Maria Grazia Giannichedda

 
 
 
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