“E’ iniziato il licenziamento dei precari del lavoro pubblico, così come deciso dal Governo. Va arrestata questa emorragia, non solo perché fortemente ingiusta per i lavoratori, prima formati e sfruttati e adesso rottamati, ma perché controproducente. Alimenta la crisi economica e dei consumi”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, lancia l’iniziativa dal titolo “I precari si raccontano”, che si terrà il 30 aprile alle ore 10 alla Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma.
“Riteniamo – continua Dettori – che si debba tornare ai concorsi pubblici come metodo di selezione e al tempo indeterminato come unica tipologia contrattuale. Ma non è possibile riportare il sistema alla normalità a suon di licenziamenti, tagliando fuori il 50% degli oltre 150.000 precari (esclusi quelli di scuola, università e ricerca) che oggi lavorano nella pubblica amministrazione”.
“Va stabilizzato chi ha i requisiti – aggiunge la Segretaria Generale – ed è possibile finanziare questa operazione, insieme al mantenimento degli altri rapporti di lavoro a rischio cessazione, attraverso l’eliminazione di tutti quegli inutili incarichi di studio, consulenza e ricerca già realizzabili attraverso le competenze che la pubblica amministrazione ha al suo interno. Si tratta di oltre 50.000 rapporti di lavoro, molti dei quali frutto di clientele e familismo, il cui costo supera i 580 milioni di euro annui. Una cifra che permetterebbe di risolvere il problema facendo un ricorso limitato alla fiscalità generale”.
“Sabato ascolteremo cosa hanno da dire i precari, ma proporremo soprattutto alcune soluzioni. A questi giovani e meno giovani – conclude la sindacalista – non può essere fatto pagare un costo così alto. Bisogna uscire dall’indifferenza”.
Roma, 28 Aprile 2011