Appello donne Fp-Cgil/Fiom-Cgil su età pensionabile nel lavoro pubblico: comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

18 Luglio 2011

Appello donne Fp-Cgil/Fiom-Cgil su età pensionabile nel lavoro pubblico: comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

L’innalzamento dell’età pensionabile delle donne nel lavoro pubblico rappresenta l’ennesimo atto di arroganza del Governo: nessuna consultazione, nessun progetto, nessuna mediazione. Il Governo meno europeista che si ricordi, questa volta si allinea a Bruxelles tanto celermente come non era mai avvenuto. Sul resto, vedi emissioni gas serra, l’Ue non intimorisce. Ma sulle donne, il Governo tira fuori le unghie e i denti. Europeismo dell’ultima ora, lo potremmo chiamare, o ipocrisia europeista. Un’operazione di cassa brutale, una solidarietà forzata, imposta dalla Stato italiano ad un soggetto debole, operata peraltro senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali sull’utilizzo dei risparmi ottenuti, sugli strumenti da mettere in campo per combattere le sperequazioni, quelle vere, subite dalle donne nel mercato del lavoro, pubblico e privato.

Non lo possiamo accettare, non lo accettano le donne del lavoro pubblico, e non lo accettano le lavoratrici del settore privato, che vedono in questo provvedimento la testa d’ariete per intervenire sul sistema previdenziale nel suo complesso.

Le donne della Funzione Pubblica Cgil e della Fiom Cgil hanno lanciato un appello per fermare questa ennesima ingiustizia, appello che condivido e sostengo, e che spero venga sottoscritto e sostenuto ampiamente, fuori e dentro la Cgil.

Da settembre lanceremo come Fp-Cgil e con la Fiom Cgil iniziative di sostegno a questa battaglia. In questo senso solleciteremo, con la certezza che la nostra richiesta verrà accolta, il sostegno e la partecipazione della Cgil in tutte le sue articolazioni.

Riteniamo questa una battaglia di civiltà, non solo in difesa dei diritti delle donne, ma più in generale in difesa dell’equità di un sistema che delega troppo spesso alle famiglie (alle madri, alle mogli) quello che il nostro welfare non è in grado garantire.

L’appello verrà pubblicato sui siti www.fpcgil.it  e www.fiom.cgil.it  Invitiamo lavoratori, cittadini, operatori sociali, associazioni, e chiunque volesse dar forza alla nostra battaglia ad aderire on-line.

Roma, 16 Luglio 2009

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