Coord. Penitenziario/Ministeri: Problematiche del personale penitenziario C.M.- Sollecito incontro

18 Luglio 2011

Lettera

 
Roma, 9 novembre 2010

Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta

Ai Vice Capo del DAP
Dott. E. di Somma
Cons. S. Consolo

Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dott. R. Turrini Vita

Al Direttore Generale
dell’Esecuzione Penale Esterna
D.ssa L. Culla

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
D.ssa P. Conte

e, per conoscenza

Al Ministro della Giustizia
On. A. Alfano

Alle Segreterie Regionali e Provinciali FpCGIL

Ai Delegati ed eletti RSU FpCGIL nei posti di lavoro

Oggetto: Problematiche del personale penitenziario C.M.- Sollecito incontro

Nonostante le numerose richieste, formali ed informali, da noi inoltrate riguardanti la necessità e l’urgenza di definire le problematiche relative alla mobilità del personale e benché il Direttore Generale del personale avesse garantito a breve la convocazione di un tavolo di confronto e di discussione sulla materia, constatiamo, con non poca amarezza, che a tutt’oggi non vi è stato alcun tipo di riscontro.
La definizione della tematica in questione, per le notevoli implicazioni che comporta in termini personali, familiari e professionali nonché organizzative per l’amministrazione stessa, riteniamo non possa essere procrastinata ulteriormente.
Ci riferiamo in particolare alle tematiche, di seguito menzionate, inerenti la mobilità del personale che negli anni precedenti (2007-2009) sono state ampiamente oggetto di discussione e di confronto tra le parti, trovando per alcune di esse l’avvio di soluzioni condivise:
* la mobilità volontaria, unicamente per alcune professionalità,con la procedura dell’interpello prevista dall’accordo del luglio 2008,
* la stabilizzazione di quelle mobilità eseguite ai sensi della L104/92,
* la ricerca e la verifica di possibili soluzioni finalizzate a stabilizzare le mobilità che si protraggono da tempo ai sensi dell’art.42 bis DLgs151/2001,
* l’impegno di trovare soluzioni al problema della mobilità intercompartimentale per consentire anche agli assistenti sociali il diritto alla mobilità volontaria.
Questioni che hanno determinato forti aspettative tra i lavoratori e anche una diversa percezione dell’amministrazione che ha dimostrato una attenzione iniziale, seppure flebile, verso il personale e le sue problematiche.
Purtroppo tale percezione si è fortemente ridotta e, inutili, a nostro parere, si sono rivelate le richieste di questa O.S. di incontro finalizzato a dare continuità all’impegno assunto precedentemente dall’amministrazione. Come pure vane e retoriche, a questo punto, ci appaiono le rassicurazioni del Direttore Generale del personale in merito alle questioni evidenziate.
Nell’assordante silenzio dell’amministrazione le criticità insolute si sono accumulate e stratificate assumendo nel tempo problematicità sempre maggiori tanto da determinare inevitabilmente forte malessere e disagio tra i lavoratori.
Malessere reso ancora più gravoso dal fatto che alcuni lavoratori sono nell’estenuante attesa di definire la propria situazione, altri, dopo anni di permanenza nella sede servizio ai sensi dell’art.42 bis DL151/2001 , vengono letteralmente “messi alla porta” dei propri Uffici perché “giunto a termine” il periodo di permanenza.
E, mentre nelle sedi periferiche si consuma in totale solitudine e abbandono l’effetto di tali singolari comportamenti, e/o si cercano (cerchiamo) disperatamente ed inutilmente risposte e riscontri dai vertici di codesta amministrazione per evitare imbarazzanti quanto spiacevoli episodi, veniamo a conoscenza di recenti provvedimenti di distacco predisposti anche presso il DAP (Direzione Generale EPE), avverso i quali rappresentiamo disappunto per la non trasparenza delle procedure, salvo comunicarci il contrario.
Ciò detto ribadiamo l’urgenza e la necessità di convocare un tavolo di discussione e confronto sugli argomenti evidenziati con la consapevolezza che occorrono nell’immediato risposte ed interventi mirati ad una seria e chiara politica di gestione del personale che non ledano le aspettative e i diritti dei lavoratori né intervengano a scompaginare equilibri familiari ed operativi solidamente da tempo affermati.
I lavoratori penitenziari non meritano ulteriori mortificazioni e umiliazioni .
Nelle more di conoscere la data dell’incontro richiesto si chiede alla Direzione generale del personale di fornire a questa O.S. un prospetto del personale, riassuntivo delle posizioni di distacco risultanti vario titolo.
In attesa di sollecito riscontro porgiamo cordiali saluti.

La Coordinatrice Nazionale DAP
Lina Lamonica

 
 
 
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