Il futuro della protezione civile e della ricerca sulla prevenzione dei rischi e del governo del territorio secondo il Governo Berlusconi. Comunicato di Antonio Crispi Segretario Nazionale FP CGIL e Salvatore Merlo Segretario Nazionale FLC CGIL

18 Luglio 2011

Il futuro della protezione civile e della ricerca sulla prevenzione dei rischi e del governo del territorio secondo il Governo Berlusconi. Comunicato di Antonio Crispi Segretario Nazionale FP CGIL e Salvatore Merlo Segretario Nazionale FLC CGIL

La FP Cgil e la FLC Cgil hanno sempre pensato ad una Protezione Civile snella, veloce ed efficace nelle procedure, riservando ogni forma di controllo a valle e nel contempo ad un ruolo importante di ricerca e servizio da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in particolare per quanto riguarda il monitoraggio sismico e vulcanico.

L’Agenzia e l’INGV rispondevano a questi requisiti.

Ora rispetto ad essa:
il ciclo di produttivo viene trasformato in SPA mentre la pianificazione speditiva e gestione dell’emergenza resta dentro il dipartimento e ci si avvia ad istituire una specie di aeronautica militare separata, per far spazio alla quale, si è abolito l’Ufficio Opere Pubbliche.

Cosi come viene separata la ricerca dal monitoraggio con il rischio di una progressiva esternalizzazione di questa importante attività.

La contestualizzazione in epoca Berlusconiana/bertolasiana della “Agenzia” implica una società a capitale pubblico (in house) in questo caso la proprietà è della PCM (ma sarà sempre così?)

Il potere di ordinanza fin qui permetteva di andare in deroga all’ordinamento e non passare per la Corte dei Conti.
Tuttavia nella contrattistica (gara, assegnazione e stipula contratto) le restrizioni permanevano nel senso che bisognava comunque garantire la trasparenza sugli appalti (Le PA possono evitare di fare gare solo per appalti inferiori a 20.000 euro (cifra approssimativa).

La SPA risolve questo problema in quanto una SPA può affidare il lavoro a chi vuole e come vuole.

Con questo decreto aggiungono alle facilità dell’ordinanza quelle derivanti dalla facilità della contrattistica che hanno le società per azioni, ottenendo, quindi, anche la deroga per semplificare le procedure.

L’unico vincolo nel creare le società in housing è che si operi in settori ben specifici, ma l’articolo 11 ha praticamente tolto ogni limite ai settori. Ciò spiega anche la presenza all’interno del DPC dei Consiglieri che hanno esperienza di “Agenzia di Protezione Civile”.

Il percorso sviluppato in questi anni può essere riassunto tre fasi:

1. 2001: Grandi Eventi (definendo un GE in modo volutamente confusionario sia con fini di ordine pubblico sia per eventi pseudo calamitosi o addirittura religiosi)

2. Decreto Rifiuti: Individuazione delle aree di interesse strategico nazionale. Ciò significa che si è innestata una procedure per le future aree di interesse nucleare, senza parlare delle nomine a Dirigenti Generali della PCM di 4 co.co.co..

3. con questo decreto si affermano i privilegi (le prerogative) di una società per azioni di tipo pubblico. Il gioco è fatto.

Per quanto riguarda il DPC questa versione del decreto (ne esiste nel frattempo una nuova, non ancora nota, si conosce solo il numero di pagine, più di 80 con una nota tecnica di accompagno di circa 6 pagine) è la formalizzazione o meglio il sigillo di una strategia che in maniera indisturbata e trasversale si è costruita in otto anni:

1. nel 2005 la scelta di reistituire il ruolo speciale di PC;

2. la alienazione e allontanamento coatto del personale dai propri compiti e alienazione dai cicli di lavoro;

3. abolizione ufficio opere pubbliche in emergenza e istituzione di un ipertrofico e pletorico ufficio aeronautico;

4. esternalizzazione delle attività e dei servizi di cui sopra;

5. l’avvicendamento nello staff dirigenziale di consiglieri della presidenza esperti nella società in house;

6. assunzioni, nomine, incarichi ad personam anche di livello dirigenziale.

Per quanto riguarda l’INGV il decreto prevede il trasferimento, per ora, al Dipartimento della Protezione Civile di tutto l’apparato che costituisce la rete di monitoraggio sismico permanente e temporaneo, con relative aree e beni mobili. Il personale riferito al monitoraggio verrà trasferito nel ruolo speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, senza certe ed effettive garanzie contrattuali.

La separazione tra ricerca e servizio comporta il rischio di un progressivo smembramento dell’INGV, che rappresenta una eccellenza nel panorama internazionale della ricerca scientifica.
Si tratta di una scelta politica grave quella di rinunciare a sviluppare attività di ricerca finalizzata al monitoraggio ed alla prevenzione dei rischi nel nostro Paese

Su questo ed altri punti come quelli che riguardano il post terremoto, i rifiuti a Napoli, l’ICI privata la CGIL unitamente alle altre OO.SS. che vorranno aderire, al più presto assumerà ogni utile iniziativa al fine di contrastare questo disegno e tutelare i lavoratori del DPC (per esempio istituzione del ruolo unico) e dell’INGV e difendere importanti e fondamentali Servizi dello Stato.

Roma 24 novembre 2009

 
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