Inail: piano industriale –

18 Luglio 2011

Nota su imminente piano industriale dell'istituto

Piano Industriale
Parliamone… prima!

Stiamo assistendo, in questi ultimi giorni, ad un susseguirsi di notizie sugli organi di stampa relativamente alle linee guida dell’imminente Piano Industriale dell’Istituto.

Da ultimo, la notizia di una riunione, svoltasi nei giorni scorsi, tra i Presidenti/Commissari e i Direttori Generali di Inps, Inail e Inpdap in cui è stato preso l’impegno di siglare, entro il prossimo 10 marzo, un protocollo di intesa che definisca un percorso per rendere operative le sinergie tra i tre Enti. La prima fase del Piano Industriale dovrebbe riguardare la riorganizzazione e la razionalizzazione delle risorse professionali a partire dagli avvocati e dai medici dei tre Istituti, per poi svilupparsi, in una seconda fase, in un obiettivo più ampio che porti alla realizzazione della “casa del welfare” così come previsto dalle indicazioni del Ministero del lavoro, della salute e politiche sociali.
Fermo restando la necessità e l’obbligo dell’Istituto di “lavorare” in sinergia con gli altri Enti per predisporre il Piano Industriale che dovrebbe, ambiziosamente, ridefinire una buona parte del welfare italiano, ci appare piuttosto strano che di tutto questo non si senta il bisogno di parlarne con le OO.SS dell’Istituto.
Ci sorprende, oltretutto, perché lo stesso Presidente/Commissario, dott. Sartori, fin dal primo incontro, aveva sottolineato la necessità e l’importanza di un confronto continuo e serrato, anche durante la predisposizione del Piano, con le OO.SS. interne ed auspicando, in un clima costruttivo e partecipativo pur nella differenza dei ruoli, l’elaborazione di idee e suggerimenti che, proprio perché provenienti da coloro che conoscono da “dentro” le potenzialità dell’Istituto, potevano essere recepiti come utili elementi di valutazione e considerazione.
Peccato che a tutt’oggi ciò non sia avvenuto, malgrado lo stesso Presidente non perda occasione, in ogni situazione (giornali, incontri ufficiali, ecc.) di elogiare il positivo rapporto con le OO.SS. dell’Istituto.
Ci auguriamo che si possa recuperare velocemente il tempo perduto e avviare, da subito, il confronto necessario per evitare che, nel rincorrere le notizie pubblicate sugli organi di stampa, si crei un clima di tensione e fibrillazione all’interno dell’Istituto, che sarebbe la condizione peggiore per condividere un cambiamento, seppur in qualche modo necessario.
E’ del tutto evidente, per quanto riguarda la FP CGIL Inail, che non accetteremo mai un Piano Industriale calato dall’alto, un pacchetto “prendere o lasciare” senza un positivo confronto con le OO.SS.; ci deluderebbe anche in rapporto alle aspettative sulle relazioni sindacali che lo stesso Presidente aveva alimentato e che noi avevamo apprezzato e condiviso.
Ciò detto, ribadiamo con chiarezza che siamo pronti e disponibili al confronto, senza pregiudiziali, fin dalla prossima riunione per dare, se possibile, il nostro contributo su un tema così importante e delicato per l’Istituto e, più in generale, per tutto il sistema di sicurezza sociale del nostro Paese al fine di garantire e tutelare diritti fondamentali di cittadinanza.
Roma, 20 febbraio 2009

FP CGIL INAIL
Roberto Morelli

 
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