Medici – La CGIL dice no all’accorpamento tra l’area negoziale sanitaria con quella regionale

18 Luglio 2011

NEWS

La CGIL dice no all'accorpamento tra l'area negoziale sanitaria con quella regionale

 
Ieri, all’Aran, si è tenuto il primo incontro per la definizione del Contratto Nazionale Quadro sui Comparti di contrattazione.
A fronte di una Direttiva – le cui linee principali, formulate secondo una pedissequa trasposizione della legge 150/2009, sono state illustrate dal Commissario Antonio Naddeo – tutte le OO.SS. hanno contestato l’accorpamento degli Enti Regione con il Servizio Sanitario Nazionale.
La proposta dell’Aran determinerebbe una unica area dirigenziale comprensiva di tutti i dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale (area medico-veterinaria e area stpa) insieme a tutti i dirigenti delle Regioni.
La CGIL ha chiarito che non c’è nessuna contrarietà pregiudiziale alla riduzione dei comparti di contrattazione (che adesso vedono separate le due aree della dirigenza medico-veterinaria e stpa), ma che il giudizio viene espresso in ragione delle motivazioni e della funzionalità degli accorpamenti proposti.
Si è rappresentato parere contrario ad un contratto che unifichi Regioni e Sanità, poiché l’unica ragione sembra essere quella dell’omogeneità dei datori di lavoro, mentre da un punto di vista dei processi lavorativi e delle particolarità dei settori non si comprende quale sia la logica.
La Cgil ha inoltre posto la questione dei tempi del negoziato, poiché da esso dipende la possibilità di aprire le trattative per il rinnovo dei contratti 2010-2012.
Il Commissario ha preso atto delle posizioni espresse al tavolo e ha annunciato una nuova convocazione entro una settimana/dieci giorni.

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