MIUR: A rischio le operazioni per l’anno scolastico

18 Luglio 2011

A rischio le operazioni per l'anno scolastico

 

MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA

Abbiamo più volte denunciato lo stato di degrado in cui si trovano costretti a lavorare i nostri colleghi degli uffici periferici:
* Carenza di personale;
* Carenza di risorse economiche;
* Scadenze ravvicinate delle varie operazioni che spesso si sovrappongono;
* Ritardi e mancanza di indirizzi chiari da parte del Ministero e dei Direttori Generali che, peraltro, in questi giorni sono in attesa di nomina;

A tali problemi si aggiunge che la data individuata per lo svolgimento della prova scritta del corso concorso, che riguarda circa mille colleghe/i dell’ex area B che hanno il sacrosanto diritto di prepararsi all’esame, ricade proprio nel periodo di maggiore lavoro.

E sui territori, a dimostrazione dello stato di caos e di panico che governa gli Uffici, cominciano a verificarsi episodi spiacevoli:

* In Campania, il Direttore Generale sposta personale da un ufficio all’altro in base ad alcuni incontri coi Sindacati, in cui non era stato raggiunto un accordo, e questo, nonostante che le Organizzazioni Sindacali stesse abbiano chiesto un tavolo di concertazione sulla questione;
* In Calabria il 7 di questo mese si va in prefettura per esperire il tentativo di conciliazione tra tutte le Organizzazioni Sindacali e il Direttore Regionale relativamente ad un ordine di servizio che dovrebbe riorganizzare la Direzione, ma che vede lavoratori e Sindacati, in disaccordo con la proposta fatta, proclamare uno sciopero di due ore;
* Nel Lazio, a Roma, giungono notizie di telefonate fatte a personale in pensione in cui si chiede di “dare una mano”, visto lo stato di emergenza permanente e la mole di richieste in arrivo.

Anche rispetto alla richiesta, fatta con CISL e UIL, di sottoscrivere un accordo nazionale per destinare un contributo volontario direttamente dalla busta paga alle persone colpite dal sisma in Abruzzo, l’Amministrazione ha opposto un netto rifiuto, mentre nessuna risposta è stata data all’altra richiesta di destinare una quota del FUA 2008 ai colleghi delle sedi colpite (sono inagibili sia la sede della Direzione Regionale che dell’ex USP).

In questo contesto il Ministro continua a non voler ricevere le Organizzazioni Sindacali, il Ministero è sempre più paralizzato e a farne le spese saranno in primo luogo gli utenti della scuola pubblica di questo Paese ed il personale.

Come FP CGIL continuiamo a essere convinti che, fino ad oggi, il regolare svolgimento dell’anno scolastico è stato possibile solo grazie all’impegno e alla professionalità del personale dei nostri Uffici e che i comportamenti dell’Amministrazione non giovano al buon andamento del servizio.

Riteniamo anche che, in assenza di segnali concreti e immediati da parte dell’Amministrazione per affrontare il periodo di emergenza, sarà inevitabile proclamare lo stato di agitazione a livello nazionale del settore con le conseguenti iniziative e che gli eventuali ulteriori disservizi o disagi che ne potrebbero scaturire, saranno da attribuire interamente all’Amministrazione.

Roma, 5 maggio 2009

FP CGIL MIUR
A. Boccuni

 

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