MIUR: part time – comunicato

18 Luglio 2011

 

Comunicato

 
 

PART TIME AL MIUR

Ci sono arrivate, a seguito di un allarmistico comunicato diffuso da altra Organizzazione Sindacale, numerose richieste preoccupate sul fatto che anche la nostra Amministrazione stesse procedendo alla revoca dei part time autorizzati prima del 2008, come, peraltro, sta accadendo in altri Ministeri.

Si tratta di provvedimenti punitivi che colpiscono soprattutto le lavoratrici, già segnate da questo Governo con l’innalzamento obbligatorio del limite di età da 60 a 65 anni per la pensione.

Tutto nasce dall’applicazione del cosiddetto “Collegato Lavoro” che tra le varie limitazioni ai diritti si occupa anche dei part time, affermando che le Amministrazioni possono riesaminare quelli autorizzati prima del 2008 ed eventualmente procedere unilateralmente ad una loro revoca.

Nel MIUR la Direzione Generale del Personale non ha emanato alcuna circolare sulla materia né alcun provvedimento, né ci risulta che i Direttori Regionali abbiano avanzato alcuna richiesta in tal senso.

Unica eccezione la Direzione Generale del Friuli che aveva inviato alla Direzione Generale del Personale, cui compete l’emanazione del provvedimento, una richiesta di ritiro del part time per 14 colleghi (di cui 13 donne) con la generica motivazione della carenza di organico.

Alla luce delle numerose sentenze favorevoli ai dipendenti di altri Ministeri che hanno ricorso anche attraverso la nostra Organizzazione Sindacale contro le revoche e a seguito delle considerazioni sulla questione che come FP CGIL abbiamo esposto all’Amministrazione, la richiesta del Friuli ci risulta essere stata ritirata.

Ricordiamo, infatti, che la generica motivazione della carenza di organico non è sufficiente per la revoca del part time e che per quanto riguarda il MIUR, successivamente al 2008, c’è stata una riduzione di organico di oltre il 20% e quindi, paradossalmente, oggi si andrebbero a revocare part time autorizzati quando la scopertura (rispetto all’organico di allora e nonostante i numerosi pensionamenti successivi) era maggiore di quella attuale.

Resta comunque invariata l’attenzione della FP CGIL sulla materia e la determinazione a contrastare, anche per via legale, qualsiasi iniziativa dovesse verificarsi in tal senso.

Roma, 1 giugno 2011

FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni

 
 
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