Saluti da Daniele Nola

18 Luglio 2011

Saluti da Daniele Nola

 
Care compagne e compagni,

il 23 aprile u.s., si è tenuto il Coordinamento nazionale FP CGIL INPS, durante il quale si è fatto un bilancio dei precedenti CCNI, in vista dei lavori propedeutici e necessari per la preparazione della piattaforma per il quadriennio 2006/09.
Nella stessa riunione, il compagno Alfredo Garzi, della segreteria nazionale di FP CGIL, nel darci un quadro complessivo dell’attuale situazione politico sindacale, ha informato l’Assemblea della staffetta che si stava operando per la responsabilità del nostro Coordinamento. Tale responsabilità è passata al compagno Oreste Ciarrocchi.
Il sottoscritto continuerà il proprio lavoro in FP CGIL nazionale.
Il ricambio è avvenuto, per quanto mi riguarda, in modo assolutamente condiviso, nella consapevolezza che la continuità è garantita anche e soprattutto dall’apporto fresco e nuovo del compagno Oreste che per anni ha lavorato, all’interno del gruppo nazionale.

Dopo circa nove anni, passati come coordinatore per la FP CGIL all’INPS, vorrei fare qualche considerazione. Proprio in riferimento al primo punto accennato, avendo gestito la stagione contrattuale caratterizzata dall’organizzazione per processi, ritengo sia giunto oggi il momento, per il nostro Ente, di mettere mano ad una riorganizzazione complessiva che investa sia la nostra dislocazione sul territorio, sia un diverso, più flessibile utilizzo delle oltre trentamila lavoratrici e lavoratori oggi presenti, anche se non si dovesse effettuare alcuna riforma degli enti previdenziali.
Credo, e questo è stato uno dei punti discussi nella riunione, che la nostra area amministrativa debba conoscere maggiori e più flessibili apprezzamenti economico-normativi che consentano di uscire da un’attribuzione delle responsabilità talvolta poco meritocratica, ancora rigida e “burocratica”. In tal senso un sistema di formazione permanente, assieme ad un sistema di valutazione e selezione continuo potrà essere collegato con la scelta operata dal CCNL che riconosce all’utenza ed ai servizi ai cittadini una centralità assoluta.
Con questo è assolutamente coerente la scelta fatta dalla CGIL per rafforzare il potere contrattuale dei singoli posti di lavoro.
Allo stesso modo andranno riorganizzate le cosiddette aree specialistiche che, va rammentato, sono state sottoposte ad un trattamento “distratto”. Per quanto riguarda la vigilanza, il riassetto dovrebbe partire dall’idea che tale lavoro è funzione essenziale nel controllo dell’equità sociale e della regolarità del lavoro dipendente.
Lo stesso vale sul fronte dell’informatica, cosi importante per la funzionalità interna, ma anche per la rilevanza che oggi, nello scenario della PA, rivestono le banche dati. Una riflessione approfondita avrebbe dovuto indurre i vertici aziendali a scelte meno frettolose che non volgessero solo a riduttivi tagli del personale addetto e all’appesantimento delle esternalizzazioni.
Lo stesso piglio distratto e riduttivo che è stato dedicato ad altre funzioni specialistiche liquidate come marginali, così come ad alcuni ruoli professionali.
Anche il campo della dirigenza, esasperante terreno di battaglia di tensioni e appetiti politici, in particolare per la dirigenza generale, è stato lasciato alla deriva.
Non si è visto neppure un solo segnale sul fronte della valutazione, in questo settore, non si è minimamente affrontato il tema del necessario riequilibrio tra dirigenza periferica e centrale.
Al contrario, credo si possa affermare che, grazie alla disponibilità dei suoi operatori, l’INPS ha ben figurato nello scenario della PA.
L’Amministrazione invece spesso non ha saputo portare ai tutti i suoi dipendenti adeguati apprezzamenti economici, come nel caso delle invalidità civili.
Nemmeno c’è stata una sufficiente difesa, da parte dell’Amministrazione, dei lavoratori dell’INPS dal violentissimo attacco mediatico, ancora in atto.
Ciò dovrebbe essere nell’interesse comune, poiché, assieme ai dipendenti, è stata attaccata l’istituzione INPS, come se qualcuno, dall’esterno, cercasse un punto di cedimento che desse il pretesto per umiliare l’INPS, riducendo ulteriormente la sua residua autonomia.
Ritengo che la CGIL, anche all’INPS, terrà alta la questione “morale”, mantenendo fermi i suoi riferimenti, quali il Memorandum e più in particolare i contratti.
La FP CGIL INPS, nell’ambito di corrette relazioni sindacali, in fase di sviluppo, manterrà la continuità della sua azione, all’interno di un quadro unitario possibile, senza la pretesa di rappresentare tutti, ma quanti si riconoscono nell’etica del lavoro e nel rispetto dei diritti.

Voglio ora salutare tutte le compagne ed i compagni che hanno condiviso il nostro lavoro, con dedizione e anche con amicizia, sui posti di lavoro, nelle RSU, nelle commissioni, nel nostro esecutivo.
Un saluto va agli amici e compagni di CISL, UIL nonché CISAL ed RDB. Assieme, anche con contrasti, ma con impegno si sono perseguiti tanti accordi.
Un saluto infine va a quanti dell’Amministrazione hanno negli anni lavorato e tuttora lavorano con intelligenza e serietà e con i quali ho avuto ed ho un rapporto di stima e rispetto.
Molte cose sono state raggiunte, molte sono ancora da fare.
A tutti, nelle diverse postazioni e responsabilità, va l’augurio di un buon lavoro.
Un abbraccio a Oreste, a Rosanna, a Roberto.
Roma, 16 maggio 2008
 
FP CGIL INPS
Daniele Nola

 
 

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