INPS – Benefici assistenziali: passi avanti per il 2024

09 Aprile 2024

Si è svolto oggi pomeriggio il confronto sindacale sui benefici assistenziali per il 2024. L’Amministrazione ha trasmesso, nei giorni passati, la bozza di una possibile intesa, più vicina – in questa nuova stesura – alle obiezioni sollevate al tavolo nell’incontro di dicembre.

In particolare, INPS ha tenuto in considerazione la diversificazione della platea dei potenziali richiedenti, stante l’ingresso di oltre ottomila dipendenti dal 2018 a oggi. Come FP CGIL avevamo chiesto di trovare un punto di equilibrio vista la differenziazione del tasso anagrafico, frutto di un vergognoso blocco degli ingressi perpetrato per anni a danno della Pubblica Amministrazione.

L’obiettivo che ci eravamo dati, pertanto, era ristrutturare l’offerta dei benefici assistenziali in relazione alle domande pervenute negli ultimi anni, valorizzando misure di carattere sanitario, tutela della genitorialità e welfare in senso ampio.

In tal senso, con il nuovo impianto INPS ha:

  • eliminato l’incumulabilità tra contributo per le nascite e quello per gli asili nido;

  • ripristinato benefici che sembravano destinati a essere tagliati (furti in appartamento, furto di mezzi, supporto per matrimonio o unione civile);

  • reso il contributo per gli asili compatibile, fino a concorrenza, con eventuali bonus statali;

  • disposto una rete di supporto welfare anche a livello psico-terapeutico capillare;

  • incrementato i contributi per attività culturali del 10%.

Sono spunti che abbiamo promosso e accolto favorevolmente, richiedendo altresì alcuni correttivi.

  1. Se l’intento è rendere efficiente la copertura ASDEP e le prestazioni offerte dalla polizza, senza gravare per gli stessi trattamenti sulla spesa destinata ai benefici assistenziali disperdendo risorse, riteniamo sia importante che l’Amministrazione rifletta sul perché oggi lavoratrici e lavoratori insistono sulla seconda voce di spesa anziché sulla prima. Abbiamo quindi chiesto una campagna comunicativa incentrata sulla trasparenza, utilizzando la rete Intranet per dare indicazioni chiare su cosa copre ASDEP e su quando è più opportuno ricorrere ai benefici. Uno strumento utile, divulgativo e intellegibile, pensato in una logica di semplificazione.

  2. L’Amministrazione ha evidenziato che per alcuni benefici, si pensi alla fruizione delle borse di studio, INPS potrebbe individuare in autonomia i potenziali aventi diritto tra gli utenti interni, ma il Garante solleverebbe obiezioni sull’utilizzo dei dati. Per questa ragione abbiamo suggerito, come FP CGIL, di riservare ai lavoratori la stessa cura che destiniamo ai cittadini, realizzando un servizio proattivo: la costruzione di una procedura con poche domande, per consentire di intercettare un diritto inespresso e fornire un alert a ogni collega, registrandone prontamente l’istanza di accesso al beneficio.

Abbiamo, quindi, chiesto di calibrare bene l’entità del beneficio in relazione alla sua fruizione: se l’impatto sui furti in appartamento (crescita della domanda) è più forte rispetto a quello relativo ai furti di vetture (richieste in calo), è forse il caso di apprezzare economicamente in modo diverso questa differenza. Analoga operazione può essere valutata in relazione alla cubatura delle risorse collegate a matrimoni/unioni civili e separazioni/divorzi.

Infine, ultimo elemento, abbiamo contestato la revisione degli scaglioni ISEE: i benefici assistenziali hanno la propria ragion d’essere nell’azione di supporto e di sostegno a chi ha redditi più bassi, a chi – banalmente – ha meno risorse. Alzare lo scaglione, aumentando gli importi nelle fasce medio-alte, rischia di modificare profondamente l’impatto e la natura del beneficio.

A margine della riunione abbiamo sollecitato la pubblicazione delle graduatorie definitive delle progressioni orizzontali 2023, anche per adempiere celermente alla pubblicazione del bando per le progressioni verticali in deroga previsto prima dell’estate. Abbiamo, quindi, reiterato la richiesta di un tavolo per la vigilanza ispettiva e l’apertura di una riflessione sul piano dei fabbisogni e sulla quarta area, chiedendo – in tal senso – simulazioni per iniziare a riempire la famiglia delle Elevate professionalità quanto prima.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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