Mibac: riunione di contrattazione nazionale del 3 ottobre

04 Ottobre 2011

 
 

Riunione del 3 ottobre 2011: il MIBAC alla riscossa?

 Comunicato

 
Si è svolta ieri una riunione di contrattazione nazionale con all’ordine del giorno la verifica dei progetti  di incentivazione al personale apicale delle aree, la corretta interpretazione dell’accordo sugli orari disagiati e l’approvazione delle modiche ai profili professionali concordate in sede di confronto tecnico.
La riunione è stata preceduta da una comunicazione del D.G. in ordine alla prossima conclusione delle procedure dell’accordo sulle progressioni economiche interne alle aree, sul quale pare che i cosiddetti organi di controllo si siano messi l’anima in pace e stiano procedendo alla sua definitiva approvazione.
Inoltre, udite udite, ci è stato preannunciato che nel prossimo Decreto Sviluppo ci sarà una norma dedicata al MIBAC che comporterà la deroga dai tagli all’organico (il 10 più 10%) e consentirà l’effettuazione delle assunzioni, sia pure in numero inferiore al previsto (162 sui 180 previsti, di cui 14 dirigenti). Tramite, per quello che riguarda le assunzioni di personale non dirigenziale, la predisposizione di una graduatoria unica nazionale. 
In attesa delle carte che confermino gli annunci, (i tempi dovrebbero consigliare prudenza e non facili trionfalismi) possiamo esprimere una moderata soddisfazione per  degli obiettivi che, qualora raggiunti, toglierebbero il MIBAC da pericolo di un declino irreversibile e immediato, in particolare eliminerebbero il rischio di un forte esubero di personale  e di un forte ridimensionamento dell’apparato periferico. Oltre a favorire la ripresa dei  processi occupazionali attuali, con l’applicazione della legge speciale su Pompei e l’attuazione del bando per le categorie protette,  e di quelli futuri, sia pure negli indecenti limiti previsti dalle norme Tremonti-Brunetta. Oltre ad aggiungere un importante tassello alla conclusione e realizzazione di un accordo estremamente importante per la contrattazione integrativa quale quello sulle progressioni economiche.
Dal punto di vista politico possiamo aggiungere che la compattezza del fronte sindacale unitario, nonché  la consapevolezza della gravità del momento e della irrinunciabilità degli obiettivi posti a base delle vertenza, ha certamente rappresentato un forte momento di pressione nei confronti del Ministro e dell’Amministrazione. Ed è diventata un oggettivo argine contro le continue incursioni ideologiche che volevano e vogliono imporre al MIBAC la logica dei tagli lineari e l’ideologia falsamente meritocratica del brunettismo. Ovviamente  restiamo in vigile attesa in attesa degli atti concreti di attuazione degli annunci, e solo dopo faremo una valutazione più approfondita degli scenari che si aprono.
Sulle questioni all’ordine del giorno di ieri:
verifica del progetto di incentivazione alle posizioni apicali – Il testo dell’accordo sottoscritto fa giustizia dell’ennesimo tentativo di incursione brunettiana ed esce del tutto modificato rispetto al testo proposto. Quindi si procederà, senza decurtazioni, alla liquidazione del progetto;
sulla questione degli orari disagiati abbiamo concordato una corretta interpretazione riferita alla identificazione delle sedi lavorative che danno diritto all’erogazione di questa indennità, ripristinando il principio del riconoscimento della specificità della sede disagiata nell’ambito di Uffici composti da diverse sedi, mentre è stata ribadita l’incumulabilità dei due regimi di orario (turnazioni e orario disagiato) nella medesima sede. Su questo ultimo punto abbiamo peraltro ottenuto che comunque vengano retribuite le indennità maturate precedentemente alla firma di questo accordo.
 
Sui profili professionali:
abbiamo proceduto all’approvazione dei profili licenziati dal gruppo tecnico. Al riguardo noi abbiamo chiesto ed in parte ottenuto una modifica al profilo professionale dell’Assistente alla Vigilanza che rendesse più chiaro il principio di prevalenza delle mansioni da svolgere. Una questione delicata che noi abbiamo voluto rappresentare anche con una nota a verbale: questo per impedire che la giusta valorizzazione di funzioni qualificate possa essere interpretata come la possibilità per i Dirigenti di utilizzare questi lavoratori in mansioni del tutto differenti. Noi non intendiamo transigere sul fatto che vadano salvaguardati i livelli di offerta dei servizi, fatti salvi quelli, ci pare giusto operare in quel contesto organizzativo per qualificare le prestazioni professionali.
Per quanto riguarda i restanti profili non vi è stata particolare discussione e l’accordo è stato corredato da una dichiarazione congiunta  che impegna le parti ad una ulteriore revisione dell’ordinamento professionali, più sistematica e per tale motivo da concordare nell’ambito di una modifica dell’assetto ordinamentale da sottoporre agli organi di controllo.
Vogliamo ringraziare i nostri iscritti, in particolare le restauratrici che ci hanno fornito preziosi suggerimenti e vorremmo stemperare qualche artificiale polemica messa in atto contro di noi da qualche interessata sigla sindacale: l’apporto del tavolo tecnico è stato costruttivo, ma le questioni poste al tavolo da altre componenti erano le medesime questioni poste da noi nei tavoli costituiti in precedenza sulla materia. In quel caso, però, erano del tutto assenti alcune sigle sindacali e c’era una controparte non favorevole. Condizioni che adesso si sono modificate. una ulteriore prova che il merito può in alcuni casi aiutare a riunificare le posizioni su specifici obiettivi, anche in presenza di posizioni generali evidentemente diverse se non in qualche caso antagoniste.
Infine ci è stata fornita copia dei fabbisogni formativi emersi dalla relativa rilevazione.

Di seguito, in allegato, la documentazione sugli accordi raggiunti.

Roma, 4 ottobre 2011
 
 

FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni

 

 
 

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