MIBAC – Lettera al Ministro Galan

20 Ottobre 2011

Lettera al Ministro Galan

 Giancarlo Galan
Ministro per i beni e le attività culturali

Roberto Cecchi
Segretario Generale Mibac


Salvo Nastasi
Capo di Gabinetto
On.Galan
 
MarioGuarany   
Direttore Generale al personale
                                                                                                                                                                                                      

 
 

 Egregio Ministro
Questa nostra per richiamare la sua attenzione sugli impegni sottoscritti e sulle affermazioni fatte in questi mesi di agitazione da noi promosse insieme alle altre forze sindacali. Come ricorderà, le nostre richieste riguardavano i principali punti di sofferenza presenti nell’attuale situazione del Mibac e che per memoria le ricordiamo:
a)     Tagli di bilancio alle spese correnti e di investimento: nonostante la sua opera fattiva di recupero, siamo ben lungi da avere un bilancio in grado di permettere ai nostri istituti di funzionare. Lei ha dichiarato in più di un’occasione di voler riportare il bilancio ad uno stato di normalità o almeno di avere risorse sufficienti per garantire i normali servizi;
b)     Questioni occupazionali: anche in questo settore scontiamo un ritardo che per noi è inaccettabile. Con il D. L.34 si dovevano assumere 162 lavoratori più 18 nuovi dirigenti. Una goccia nel mare delle riscontrate necessità. Ma nonostante la deroga ricevuta, gli uffici del Ministero non hanno provveduto ad assumere e questo ha fatto sì che si sia incappati nella seconda manovra e con ciò al blocco e alla riduzione del quantum!
c)     La deroga ai due tagli del 10%: sono anni che gli uffici ci raccontano che come Mibac saremo fuori dai due tagli che, ricordiamo, se attuati metteranno circa 4000 nostri lavoratori in esubero e con ciò per diversi anni non potremo assumere mentre la dotazione organica scenderà a 16mila unità (nel 2004 era di 25mila);
d)     L’annosa questione di Pompei: nonostante sia stata deliberata da più mesi l’urgenza di intervenire, siamo incredibilmente fermi sulla questione delle assunzioni che scendono dalle 25 preventivate alle 20 attuali mentre ancora non sappiamo dei 105milioni varati dal Consiglio superiore e sui quali si stanno avventando interessi esterni! Su questo aspetto gradiremmo conoscere lo “stato dell’arte”;
e)     Missioni e uso del mezzo proprio: su questo aspetto l’impegno era quello di trovare una soluzione che garantisse la normale attività di tutela mentre tuttora registriamo un pesante silenzio;
f)      Analogo silenzio circonda la questione della reiterazione delle somme dovute al turn over del 2010 (ben 6.500.000 euro) che potrebbero garantire ulteriori assunzioni di personale!
g)     Questione delle società Arcus e Ales: le ricordiamo che aveva promesso che alla ripresa dei lavori autunnali avrebbe discusso con noi sulle sorti di questa società. Restiamo in attesa.
h)     Così come siamo in attesa di vedere l’atto, preannunciatoci dal suo Capo di Gabinetto, sulle progressioni economiche.
Alcune di queste questioni avrebbero dovuto trovare soluzione all’interno del cosiddetto Decreto sviluppo, ma dalle anticipazioni circolate non abbiamo riscontrato nulla sul doppio taglio del 10% né sulle risorse, missioni ecc. E perciò siamo a richiamarla a quanto sottoscritto dai suoi uffici.
Distintisaluti                                                                                                                                    
Roma 12 ottobre 2011
 
 

                      CGIL-BAC                                  UIL-BAC
                      C. Meloni                                E. Feliciani

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