Inps: evoluzione del nuovo assetto organizzativo e funzionale del servizio d’informazione e consulenza dell’Istituto – comunicato incontro 3 maggio 2012

07 Maggio 2012

 

Comunicato

 

 
INCONTRO 3 MAGGIO 2012
Evoluzione del nuovo assetto organizzativo e funzionale del servizio d’informazione e consulenza dell’Istituto

  

Nella riunione del 3 maggio è proseguito il confronto “sull’evoluzione del nuovo assetto organizzativo e funzionale del servizio d’informazione e consulenza dell’Istituto”  e ci è stata fornita un’informativa sul processo d’integrazione logistica e del personale dell’ex ENPALS.
 
Relativamente al primo punto all’o.d.g.,  abbiamo ancora una volta ribadito che, per quel che ci riguarda, prima di affrontare il problema di quanto apriamo sarà il caso di verificare il come apriamo.
Ci sono problemi di sicurezza, di risorse strumentali, di affidabilità dei  programmi e soprattutto di specifica formazione, inoltre ci sembra quantomeno inopportuno affrontare oggi una riorganizzazione del servizio d’informazione e consulenza dell’istituto, quando a breve dovremmo integrare i nostri servizi con quelli dell’ex ENPALS ed EX INPDAP. 
 
Abbiamo, pertanto, chiesto che la circolare sull’assetto degli sportelli sia rinviata al termine del processo di accorpamento di INPDAP ed ENPALS e alla luce dei nuovi servizi da rendere ai cittadini.
Per quanto riguarda gli orari di apertura abbiamo sottolineato ancora una volta che, premesso la necessità di dare un servizio quotidiano ai cittadini, le modalità dovranno essere concordate a livello territoriale tenendo conto delle richieste dell’utenza e che, soprattutto, in nessun caso la modifica dell’orario di apertura degli sportelli dovrà andare a incidere sull’orario di lavoro.
 
L’Amministrazione ha preso atto di quanto detto da tutte le OO.SS. e si è riservata di presentare una nuova bozza di circolare.
 

INTEGRAZIONE LOGISTICA E DEL PERSONALE EX ENPALS

Per quanto riguarda l’integrazione fra gli Enti del polo previdenziale l’Amministrazione ha consegnato un documento informativo sullo stato del processo di integrazione del soppresso ENPALS.  Il documento è diviso in due parti. La prima ripete quanto già sapevamo riguardo la prossima integrazione logistica. Lo spostamento cioè delle sedi ex Enpals all’interno di strutture dell’INPS più grandi al fine di contribuire alla realizzazione dei famosi risparmi previsti dal decreto governativo. Unica eccezione la Sede di Roma che in un primo momento continuerà a occupare  gli attuali locali di viale Regina Margherita. 
 
Nella seconda parte, invece, per la prima volta si parla di un’integrazione anche funzionale e organizzativa. Nel breve periodo e in via transitoria tutte le sedi Enpals, Roma compresa, saranno integrate nelle Direzioni Provinciali INPS e assumeranno la temporanea configurazione organizzativa di Linea di prodotto servizio “Polo specialistico per la gestione della previdenza dei lavoratori dello spettacolo e dello sport professionistico”. Il Polo in questione assicurerà con gli strumenti attuali l’erogazione dei servizi e le attività istituzionali dell’ex gestione Enpals.
 
Quello che in effetti cambierà sarà la dipendenza gerarchica del personale che sarà alle dipendenze del dirigente provinciale INPS mentre le disposizioni di carattere tecnico dovrebbero continuare ad essere fornite dalle strutture della Direzione Generale ex Enpals. Ci sfugge il senso di un’organizzazione che separa la gestione gerarchica dall’operatività funzionale del personale.  L’orario di lavoro dovrebbe uniformarsi a quello della sede di destinazione previa trattativa con le RSU.
 
Per quanto ci riguarda è questa una proposta inaccettabile.
 
Non siamo più disponibili, come CGIL ad avviare qualsiasi tipo di discussione o confronto su documenti  consegnatici direttamente al tavolo o , come è successo ieri, poche ore prima.
Per quanto ci riguarda, prima di affrontare qualsiasi tipo di discussione rispetto a un “pezzo” del processo di integrazione, che rischia di creare pericolosi  precedenti in  INPDAP , in  ENPALS o all’INPS stesso, pretendiamo di contrattare l’intera riorganizzazione.
 
Il Presidente o chi per lui, ci convochi sul piano complessivo. Il sospetto, altrimenti, è che l’Amministrazione, sulla nuova organizzazione, stia navigando a vista  procedendo a tentativi e visto quanto è successo con la riorganizzazione INPS è questo un sospetto che mette i brividi. 
 
La CGIL  non condivide soluzioni pasticciate che potrebbero danneggiare l’utenza e i lavoratori e rivendica con forza un tavolo di trattativa in cui finalmente si definisca l’architettura del nuovo Ente, le sue competenze e le sue articolazioni sul territorio. Ci sembra doveroso da parte di un Ente che ha assunto il compito di gestire tutto il welfare dello Stato Italiano finanziato dai lavoratori e dalle imprese. 
 
ROMA, 7 MAGGIO 2012 
 
                                          Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
                                                              Oreste Ciarrocchi
 

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