CNEL: motivazioni della mancata apposizione della sigla di questa Organizzazione Sindacale sull’ipotesi di accordo FUA 2011 proposta dalla delegazione di parte pubblica

23 Maggio 2012

 
 

Comunicato

 

 
LA RECENTISSIMA INTESA SUL LAVORO PUBBLICO, SOTTOSCRITTA DA GOVERNO, REGIONI, PROVINCE E COMUNI E TUTTE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, RESTA LETTERA MORTA NELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA DEL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL CNEL
 

Di seguito si informano i dipendenti del CNEL sui principali motivi della mancata apposizione della sigla di questa Organizzazione Sindacale sull’ipotesi di accordo proposta dalla delegazione di parte pubblica in data odierna.
Alla luce della recentissima Intesa sul lavoro pubblico, è stato chiesto il superamento della c.d. “legge Brunetta”, considerando “risparmi di gestione” le somme risparmiate grazie all’impegno di tutti i lavoratori e da redistribuire tra questi ultimi. L’Amministrazione ha risposto ignorando la richiesta e citando tutto il disposto normativo, sostanzialmente accentuando la puntualità del riferimento.
In risposta alla richiesta di una sensibile riduzione del finanziamento della valutazione individuale, essa è stata invece “iper finanziata”, si svolgerà mediante pagelle, in grave ritardo, con dirigenti che si sono frequentemente alternati negli uffici e senza previa fissazione di criteri (anche se qualcuno la considera una fictio iuris, questa cosa non tranquillizza ma anzi preoccupa maggiormente, visto che dalla discrezionalità il passo verso l’arbitrio può diventare breve!).
Nessun aumento dell’ “Indennità Cnel” (ricordiamo che l’Amm.ne, forse fiduciosa nella sanatoria successiva, la stava corrispondendo senza un titolo giuridico che ne giustificasse l’erogazione in acconto). Unica concessione, un vago impegno ad approfondire termini e condizioni per un miglioramento nel 2012 (come se fossimo ancora nel 2011 e non a metà del 2012!).
E’ rimasto nel testo uno squilibrio inaccettabile tra le risorse che finanziano la c.d. produttività individuale e quelle destinate alla produttività collettiva. Come se non bastasse, la parte pubblica ha citato l’art. 9, comma 2 bis della legge 122/2010 per portare in riduzione, nel prossimo FUA, le cessazioni. Unica “concessione”, a parte un lievissimo aumento del finanziamento della produttività collettiva (pari a €135.000, quando la richiesta minima era di €150.000), il “solenne” impegno che per il 2012 l’importo da dedicare a tale voce non sia inferiore a quello del 2010 (neanche all’importo di 135.000,00 dell’attuale accordo ma a quello di 109.000,00 del 2010!).
Tra le richieste si annovera anche quella – respinta senza alcuna motivazione – relativa all’inserimento di una clausola di “controllo” dell’operato dell’Amm.ne, prevista dall’art. 5, comma 4 del CCNL 1998/2001 (come sostituito dall’art. 4 del CCNL 2002/2005), che recita: “i contratti collettivi integrativi devono contenere apposite clausole su tempi, modalità e procedure di verifica della loro attuazione”. La richiesta di trasparenza nell’applicazione dell’accordo è stata tenuta in nessun conto.
Nessun impegno, come richiesto alla luce della suddetta Intesa sul lavoro pubblico, per dare, se non qualche certezza, almeno minor incertezza al personale precario del Segretariato generale.
Nessuna garanzia sul 2012, anzi una prospettiva decisamente sfavorevole per lo sviluppo professionale ed il trattamento accessorio del personale del CNEL.
Ai tanti annunci uditi sulla volontà di sviluppare il “senso di appartenenza”, sugli apprezzamenti circa la qualità dell’attività svolta, purtroppo, non hanno fatto seguito i riconoscimenti sostanziali (pure annunciati e) da noi richiesti con tutta la forza e la determinazione delle quali potevamo disporre. 
 
Roma, 21 maggio 2012

                                  Il Coordinatore nazionale FP CGIL CNEL
                                                  Andrea Impronta

 
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