Inps: presentata la circolare sul nuovo assetto organizzativo dell’Area vigilanza

04 Giugno 2012

 
 

Presentata la circolare sul nuovo assetto organizzativo dell'Area vigilanza

 

COMUNICATO

 

Il 28 maggio l’Amministrazione ci ha presentato la circolare sul nuovo assetto organizzativo dell’Area vigilanza.

Il documento era stato presentato in precedenza (il 16 maggio) alla Commissione Nazionale Vigilanza,  per l’occasione  trattata alla stregua di mero pubblico spettatore. Il nuovo modello organizzativo, proposto dall’Amministrazione non nasce, quindi, dal confronto con gli ispettori ma è totalmente frutto dell’Amministrazione. 
 
Le note positive sono, a nostro avviso, il riconoscimento dell’autonomia operativa e la specificazione dell’ambito operativo, anche attraverso l’individuazione delle attività rientranti nelle funzioni amministrative, dando così  la possibilità, all’ispettore, di concentrarsi esclusivamente nel perseguimento dell’obiettivo strategico della lotta all’economia sommersa anche attraverso l’accesso in azienda ed il presidio del territorio.
 
Ulteriore nota positiva, della bozza, è, finalmente, il riconoscimento della responsabilità del procedimento e del provvedimento, da parte dell’ispettore.
Ed è da questa affermazione che occorre partire per una discussione che arrivi a riconoscere agli ispettori di vigilanza lo stesso trattamento che oggi viene riconosciuto agli amministrativi con pari responsabilità.
 
Ci convince molto meno la previsione di un’unità organizzativa vigilanza ispettiva la cui responsabilità viene affidata ad un ispettore di vigilanza.
Le funzioni da svolgere appaiono cosi complesse, che difficilmente permetterebbero ad un ispettore di poter continuare a svolgere la propria attività ispettiva. Inoltre, un’articolazione forzosa dei compiti e delle responsabilità non presenta sufficienti garanzie di maggiore efficienza ed efficacia nel raggiungimento degli obiettivi istituzionali, rischiando, tra l’altro, di far venir meno quel benessere organizzativo che fino ad oggi caratterizza questa funzione.
 
Su questo punto la circolare non parte dal reale riconoscimento del lavoro e delle responsabilità di tutti gli ispettori ma sembra voler dare risposte parziali, con una finzione organizzativa, a solo pochi ispettori.
 
E visto il modo in cui oggi vengono attribuite le posizioni organizzative  e come sono state pesanti nel corso degli anni le pressioni “esterne” sulla vigilanza si corre il rischio di avere un attività ispettiva non autonoma. 
 
La soluzione migliore per dare trasparenza,  oggettività e indipendenza all’azione ispettiva è distribuire le funzioni dell’unità organizzativa di vigilanza ad un gruppo di ispettori da far ruotare periodicamente.
 
Come FP CGIL abbiamo condannato il metodo usato dall’Amministrazione, peraltro già sperimentato con la tristemente famosa circolare 66, che non parte dal confronto con i lavoratori – per poi giungere alla stesura finale di un a circolare- ma fa esattamente il contrario:  presenta la circolare e poi si inizia la discussione.
 
La FP CGIL non è comunque disponibile a dare avallo a qualsiasi circolare (bella o brutta che sia) che impegni risorse economiche sull’integrativo 2012 senza che la discussione, sullo stesso, sia iniziata. 
 
Prima di impegnare, autonomamente, le risorse destinate alla contrattazione integrativa,  sarà il caso che l’Amministrazione ci dica quante ne abbiamo a disposizione o altrimenti trovi il modo di finanziare le posizioni organizzative fuori dal contratto integrativo.
 
Roma, 4 giugno 2012
 

                                 p. Il Coordinamento Nazionale Fp CGIL INPS
                                                        Oreste Ciarrocchi
 

 

 
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