MIBAC: contrattazione del 30 ottobre – resoconto – approvazione progetto di apertura straordinaria per Natale e Capodanno

31 Ottobre 2012

 
 

Contrattazione del 30 ottobre: resoconto

 

 
Nella riunione di contrattazione del 30 ottobre, convocata per discutere i progetti di apertura straordinaria di  Musei in musica 2012 e di Natale e Capodanno prossimi, abbiamo preliminarmente constatato l’assenza della proposta relativa ai Musei in musica, che l’Amministrazione ha ritirato per  difficoltà organizzative.
Pertanto si è discusso del merito della proposta di apertura straordinaria di Natale e Capodanno e si è preliminarmente verificata la ricognizione chiesta sul FUA in relazione alla quantità delle somme residue disponibili sul relativo capitolo di spesa.
Prima di entrare nel merito di queste problematiche vi informiamo che ci è stata annunciata la imminente pubblicazione delle graduatorie relative ai passaggi dalla seconda alla terza area (“questione di ore”, ci è stato testualmente detto).  In aggiunta ci hanno comunicato che le fasi preliminari di controllo ed emanazione delle linee guida sulle procedure relative alle progressioni economiche si sono concluse e quindi si sta passando alla fase più operativa del controllo documentale. Nell’attesa fiduciosa degli eventi, vogliamo sottolineare che la chiusura dell’annosa problematica dei previsti passaggi di area non chiude la questione. Rimane in piedi la problematica degli idonei, per i quali continuiamo a sollecitare una discussione che abbia per obiettivo l’ampliamento delle possibilità di scorrimento a numeri più grandi dei miseri 460 posti messi a concorso. E una discussione che affronti e risolva in senso generale le questioni professionali ancora presenti nel tessuto lavorativo del Mibac, per dare un senso ordinato ad una prospettiva di riorganizzazione professionale del Ministero che ineludibilmente passa attraverso il riconoscimento delle mutate condizioni professionali di tantissimi lavoratori.
Da questo punto di vista ricordiamo sempre con dispiacere il mancato confronto sulla nuova proposta di fabbisogno organico. Anche perché il DG ci informa che questa nuova proposta è in via di definizione alla Funzione Pubblica, ci pare di capire con scarso coinvolgimento dello stesso MIBAC, visto che non è ancora stato in grado di precisare il grado di accoglienza della proposta di minor taglio avanzata sul tavolo politico. Scarsità di informazioni che, è bene ricordarlo, si accompagna alla forte ritrosia dimostrata dal Ministro Patroni Griffi ad avviare un confronto con le stesse Segreterie Nazionali di categoria sulla materia. Ma noi riteniamo che sugli organici il confronto certamente non terminerà con la pubblicazione del DPCM governativo e che esso debba essere accompagnato da un confronto serrato sui piani di riorganizzazione territoriale del Mibac.

Sulle questioni all’ordine del giorno:
abbiamo approvato il progetto di apertura straordinaria per Natale e Capodanno. Il progetto, per il prosciugamento dei fondi sul capitolo 1321, viene finanziato con i fondi FUA residui 2011 per 1 milione di euro. Abbiamo concordato sull’utilizzo dei fondi FUA a patto che nella programmazione 2013 del capitolo 1321 sia previsto il finanziamento di tutte le aperture straordinarie in programma. Sul punto l’Amministrazione ha concordato e noi naturalmente verificheremo. Come potrete notare dal testo allegato le aperture straordinarie si effettueranno in un unico turno, nelle modalità previste in contrattazione locale, fatti salvi i paletti posti dall’accordo nazionale (1/3 del personale in servizio e comunque fatti salvi i criteri di sicurezza su numeri minimi e professionalità coinvolte).
Dall’accordo sono esclusi Archivi e Biblioteche, ma, per quanto riguarda questi settori, vi è stata unanime richiesta della parte sindacale di predisporre un progetto di ampliamento dell’offerta da discutere e approvare nella prossima riunione. In particolare abbiamo suggerito di concordare un progetto che coinvolga Archivi e Biblioteche con l’organizzazione di iniziative che pongano in evidenza lo straordinario patrimonio posseduto e la preziosa, e mai sufficientemente valorizzata, opera che svolgono al servizio dei cittadini. Ed abbiamo concordato sull’utilizzo dell’ulteriore residuo FUA 2011, circa 600.000 euro. L’Amministrazione ha assentito sul punto e si è riservata di produrre uno specifico progetto sul quale ci convocherà a breve, così come potrete rilevare dalla lettura dell’accordo in allegato.

La ricognizione sul FUA ha premiato i nostri sforzi di ricerca e dal suo esito è risultato un mancato riversamento delle quote variabili nel tempo che ha raggiunto la cifra di 11.500.000 Euro circa. Non tutti recuperabili, purtroppo, in quanto il limite contabile del FUA è stabilito dalla legge alla dotazione FUA del 2004, quindi 74.477.670 di euro  come somma limite insuperabile. Ma certamente recuperabili fino al raggiungimento di quel limite e, dall’esame del fondo 2012 risulta invece un mancato recupero pari a 4.000.000 di euro circa. Abbiamo quindi chiesto all’Amministrazione di avanzare formale richiesta al MEF di reintegro di queste somme, dovute in quanto nella previsione dell’art.31 del CCNL. E l’Amministrazione si è impegnata. Noi naturalmente verificheremo, ma ci pare assai positivo che il tavolo nazionale abbia sempre una giusta attenzione alle questioni di contabilità del fondo, per evitare perdite dolorose di risorse in un periodo di magra come questo. Ed esprimiamo moderata soddisfazione perché questo è avvenuto grazie alle nostre continue sollecitazioni sulla materia.

Altri argomenti trattati:
Sulla mobilità dei neo assunti è arrivato il previsto parere dell’Avvocatura, e, come era facilmente prevedibile, l’interpretazione sulla prevalenza delle tutele sociali rispetto all’obbligo di permanenza nella prima sede di assegnazione per almeno cinque anni non ha trovato asilo. Noi, nel riaffermare la nostra interpretazione sulla materia, vale a dire che non vi può essere discrezionalità nell’applicazione delle normative che riguardano la tutela sociale del lavoratore e che la loro fruizione non incide su quell’obbligo essendo una mobilità provvisoria in quanto legata alle condizioni che la determinano, ci riserviamo una riflessione più approfondita dopo la lettura di questo parere, anche ai fini dell’attivazione, a questo punto, delle previste tutele vertenziali ai lavoratori che ne faranno richiesta.

Abbiamo inoltre richiesto di chiarirci il perché ai lavoratori di alcune regioni (Liguria, Toscana e Emilia Romagna) il compenso per il progetto di incentivazione degli apicali sia stato corrisposto decurtandone le giornate di assenza. Al di là della risposta non risposta che abbiamo ricevuto, nella quale si è data una singolare interpretazione dell’accordo del 3 ottobre 2011, noi, che siamo sempre propositivi, abbiamo chiesto una ricognizione sui residui risultanti a seguito delle decurtazioni effettuate nei bilanci delle tre Direzioni Regionali interessate ai fini di un loro riutilizzo indirizzato verso i soggetti che hanno avuto questa improvvida decurtazione. L’amministrazione farà questa ricognizione e ce ne comunicherà l’esito. Ulteriore richiesta ha riguardato il riconoscimento dei rimborsi al personale costretto a spostarsi in altra sede a seguito della dichiarata inagibilità della  sede di appartenenza. Al riguardo ci è stato detto che sono stai stanziati ed assegnati alle Direzioni Regionali interessate i soldi per i rimborsi delle trasferte e delle missioni e che pertanto le stesse hanno la disponibilità economica per i rimborsi. Vedremo.
Roma, 31 ottobre 2012
 
                                                FP CGIL Nazionale
                                                  Claudio Meloni

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