MIBAC: comunicato 17 settembre e lettera unitaria al Ministro Bray

17 Settembre 2013

 
 

ALCUNE DOVEROSE PRECISAZIONI

 

 
Comunicato        

 Nell’allegarvi la lettera unitaria al Ministro, di richiesta incontro sulle questioni inerenti la riorganizzazione del Ministero, riteniamo di dover specificare e chiarire alcune questioni che ci sono state sottoposte dai lavoratori in questi giorni.
Sulla situazione degli idonei interni.
relativamente alla problematica nulla di nuovo hanno prodotto i decreti che sono stati emanati dal governo. In particolare il D.L. 101/2013 ha semplicemente ripristinato una norma, contenuta nella legge speciale su Pompei e ripresa dal decreto Salva Italia di montiana memoria, che consentiva fino al 2013, l’assunzione straordinaria in deroga alle normative vigenti in materia di blocco del turn over, avvalendosi della graduatoria di idonei esterni vigente, nei limiti del 20% calcolato sul numero dei pensionamenti registrati negli anni di applicazione. Quindi in sostanza si procede ad assunzioni con le medesime modalità effettuate negli anni precedenti e questa modalità, come abbiamo già purtroppo verificato, esclude la possibilità normativa di scorrimento di idonei interni in pari numero.
Quindi la questione è tuttora irrisolta e la soluzione non si può trovare sul tavolo di contrattazione nazionale di ministero, ove peraltro è pacifica la comune volontà con l’amministrazione di trovare un possibile sbocco, ma in decisioni normative rispetto alla politica sull’organico di cui allo stato non vediamo traccia, in particolare riferendoci alle nostre proposte di sospendere il taglio della spending sul costo del lavoro ed avviare una politica occupazionale che preveda assunzioni dall’esterno e scorrimenti della graduatoria interna;
sui comandati: analoghe considerazioni riguardano il personale comandato. Non abbiamo alcuna menzione del problema sui decreti legge e di conseguenza non vi è, allo stato una soluzione di stabilizzazione di questo personale nei ruoli MIBAC. La gestione di questa delicata partita sta impattando peraltro con i problemi relativi ai rinnovi di questi comandi, sui quali adesso vi è la tendenza, mai applicata prima, a far rispettare i termini previsti per i comandi (due o tre anni secondo le varie interpretazioni). Ci risultano tentativi di inserimento di emendamenti nel decreto 101 che mirano quanto meno ad una deroga dai meccanismi di rinnovo, ma allo stato non sappiamo se e come questi emendamenti verranno accolti. Ci risultano peraltro iniziative giudiziali, sponsorizzate a costi consistenti da qualche sigla sindacale, e motivati dall’obbligo previsto dalla legge di assorbimento dei comandati in caso di nuove assunzioni. Noi semplicemente riteniamo che è un diritto del lavoratore adire la via giudiziaria, ma abbiamo le nostre perplessità sulla percorribilità di un iter così evidenziato, sempre considerando il carattere straordinario e derogatorio delle previste nuove assunzioni. In ogni caso i lavoratori interessati possono tranquillamente rivolgersi ad i nostri uffici legali territoriali per avere una consulenza, gratuita per i nostri iscritti, circa l’efficacia di una vertenza e la sua percorribilità. Dal canto nostro ribadiamo che, nelle more della definizione delle possibili soluzioni, tutti i comandi devono essere rinnovati;
sul personale ALES:
nemmeno in questo caso si rintracciano nei decreti riferimenti ad una possibile stabilizzazione di questo personale all’interno dei ruoli MIBAC. Il decreto Cultura interviene peraltro prevedendo l’ingresso in ALES di personale in esubero delle Fondazioni lirico-sinfoniche.
Sul punto è invece arrivato, secondo noi, il tempo delle decisioni e le decisioni, a questo punto, non possono prescindere da una soluzione definitiva che preveda l’ingresso nei ruoli MIBAC di tutti i lavoratori ALES attualmente impegnati nei progetti. Questo sulla base di due motivi: il primo è riferito ai costi, allo stato di molto superiori al costo del personale interno, ed il secondo sulla base delle modalità di impiego del personale, attualmente solo in funzioni di supporto.
Invece questo personale viene spesso utilizzato appieno nelle funzioni proprie del personale di ruolo da qualche dirigente irresponsabile: perché non prevedere una aggregazione in extra organico, come è stato fatto per gli ex ETI, e di conseguenza consentire un utilizzo non surrettizio che in tal caso non metterebbe  a rischio gli stessi lavoratori?
 
Sui passaggi orizzontali.
Noi abbiamo fatto un incontro con l’amministrazione a fine luglio ed abbiamo ribadito in quella occasione la necessità di procedere al più presto al riconoscimento dei passaggi orizzontali acclarati sulla base della normativa contrattuale vigente. Sul punto abbiamo registrato l’avviso comune con la controparte, adesso abbiamo chiesto di procedere. L’amministrazione pare intenda prendersi una ulteriore pausa e attendere l’esito del lavoro della Commissione dei saggi, istituita sulla riorganizzazione. Noi non siamo d’accordo: sul riconoscimento dei passaggi orizzontali non crediamo ci possano essere ulteriori impedimenti a procedere. Abbiamo la nuova pianta organica e si sono predefiniti gli organici per profilo e per regione. Quindi per noi le pre condizioni sempre richiamate dall’amministrazione si sono realizzate. In ogni caso la partita finirà entro l’anno in quanto l’emanazione del  DPCM relativo dovrà avvenire entro quella data, altrimenti la legge prevede sanzioni, in particolare prevede il blocco totale delle assunzioni.
 
Questi doverosi chiarimenti saranno parte delle richieste che avanzeremo unitariamente una volta convocati nei prossimi giorni. Naturalmente vi terremo tempestivamente informati sugli sviluppi.
 
Roma, 17 settembre 2013 

 

FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
 

 

 
 
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