MIBACT: Comunicato su caos organizzativo e nomine

30 Gennaio 2015

 

News

 
IL MIBACT: UN CAOS POCO CREATIVO
 
 

 COMUNICATO 

In questi giorni abbiamo dovuto fare una vera e propria rincorsa ad ottenere gli elenchi degli elettori per le RSU e ancora non tutte le situazioni possiamo dire di averle risolte. Certo la fase di passaggio dalla vecchia alla nuova organizzazione non ci ha aiutato, ma quello che ci ha più colpito è questa fuga dalle responsabilità che tantissimi dirigenti hanno dimostrato, non riuscendo ancora a differenziare l’individuazione degli elettori dalla concreta composizione degli organici conseguente alla riforma. Insomma un caos che la dice lunga sulla reale situazione in un  Ministero dove gran parte di coloro che hanno  uno straccio di incarico dirigenziale tende a comandare e non  decidere. Quindi abbiamo assistito ad ogni possibile interpretazione fantasiosa delle Circolari che ci pare in un italiano chiaro abbiano dato le indicazioni, dove ancora oggi si assiste a tentativi di reclutamento per questa o quella struttura o a mancate indicazioni sui lavoratori che appartengono ai siti accorpati al Polo Museale, fino all’esplicito mancato riconoscimento degli accordi che hanno determinato la nuova mappatura RSU. Per cui a noi non resta che ribadire che l’assegnazione a questo o quel corpus elettorale riguarda esclusivamente la garanzia del diritto di voto. Altra cosa sarà la composizione effettiva degli organici, su cui si sta aprendo il confronto a livello nazionale e che determinerà il primo criterio condiviso dell’opzione volontaria e altri a discendere. Sul punto vogliamo essere più espliciti: dal nostro punto di vista la questione centrale sarà il mantenimento dell’attuale collocazione geografica dei lavoratori, salvo opzione diversa degli stessi, e pertanto il mantenimento delle sedi distaccate delle Soprintendenze accorpate e la garanzia della piena funzionalità delle strutture museali accorpate al Polo. Pertanto nessuna mobilità territoriale, che non sia espressamente richiesta dai lavoratori, sarà da noi accettata.
 

Very bello? 
 
A noi questa operazione sembra discutibile già dal nome. Il sito, ci permettiamo di dire, è verybrutto e non poteva essere diversamente, perché è stato messo in piedi in maniera parziale e raffazzonata. Le strutture territoriali non hanno che svolto il passivo ruolo di fornitori di dati, senza che ci si sia sforzati di avviare alcun processo collaborativo, che avrebbe sicuramente contribuito a far crescere, insieme alla struttura, anche la considerazione che il Ministro ha di essa. Se è il Ministro stesso a non valorizzare il patrimonio diffuso delle proprie redazioni locali, ma perché mai dovrebbe essere il pubblico dell’EXPO o i famosi investitori esteri a credere che la pubblica amministrazione sia passibile di miglioramento? Il debutto del sito ha visto i media scatenati insieme al web contro il ministero, che ha perso l’ennesima occasione, proprio alla vigilia dell’EXPO, di proporre un prodotto non solo colorato, ma pure usabile. La fretta è stata una pessima consigliera, tanto che ancora latita la versione in inglese, alla quale – pare – si dovrebbero affiancare altre sei lingue. Sinceramente non sappiamo se augurarci che un’ulteriore porzione della Babele mediatica sia occupata da verybello tradotto, perché non vorremmo certo ritrovare, anche sui media stranieri, le facili ironie che abbiamo riscontrato su quelli nostrani.
 

Nomine, che passione!
 
In questi giorni impazza il totonomine, sport particolarmente seguito e che, a dire la verità, ci appassiona poco. Per cui ci sottraiamo volentieri lasciando l’incombenza a qualche collega, probabilmente più addentro di noi nei corridoi del Collegio Romano, che sparge volentieri a piene mani previsioni e rassicurazioni.
Per cui scriviamo di nomine già fatte e di autorevoli candidature. La prima che ci salta agli occhi è quella dell’ex Direttore regionale del Piemonte, Turetta, alla Reggia di Venaria.  Nomina fatta tra mille polemiche e preceduta da un duro scontro tra il MIBACT e la regione Piemonte nella persona del suo Presidente Chiamparino. Il motivo dello scontro ci è poco chiaro e non ci pare sia solo una questione di metodo, ma piuttosto di pesi e contrappesi rispetto alla gestione di questo importante sito. Ovvero di chi vuole avere mani libere nella gestione (la Regione) e chi invece questo non lo permette (il MIBACT).  Abbiamo letto con interesse l’intervista che lo stesso neo direttore ha rilasciato alla Stampa di oggi e ci hanno colpito in particolare due passaggi: la prima in cui egli afferma che in questo caso non è stato necessario fare un bando in quanto parla da sola la competenza. Ovvero un auto incensamento quanto meno discutibile nella forma e nella sostanza. La rivendicazione di primigenia sul Polo Reale non riteniamo sia una medaglia, su questa operazione continuiamo ad avere le nostre più forti perplessità circa la sua opportunità ed efficacia e, secondo noi, l’aveva pure il Ministero visto che nella prima versione del Decreto che lo istituisce il circuito del Polo Reale non era previsto. Ma pensiamo abbiano prevalso le forti pressioni locali, considerati gli interessi economici che ne hanno accompagnato la costruzione. E in ogni caso per quello che ci riguarda il rispetto di un minimo principio selettivo sarebbe stato più che opportuno, anche a correre il rischio di trovare  qualcuno più competente dello stesso dr. Turetta (non si sa mai…). La seconda questione che ci fa pensare è che si dà per assodata l’integrazione alla Reggia di Venaria di tutto il circuito dei castelli sabaudi che il DM Musei assegna invece al Polo Museale Regionale. Quindi, considerando questa prospettiva un dato concreto, in questo caso la nuova nomina del dirigente al Polo Regionale avrà un mandato certo, quello di smantellare il Polo appena costituito. Complimentoni!
Invece ha annunciato la sua candidatura alla Soprintendenza Archeologica di Roma il prof. Volpe, attuale Presidente del Consiglio Superiore e accademico di chiara fama, fortemente schierato con la nuova riforma del Ministro. In questo caso la candidatura ci pare una vera e propria designazione ex ante, speriamo di essere smentiti dai fatti, ma non crediamo affatto che il prof. Volpe, a cui certo non fa difetto la competenza, abbia avanzato la sua candidatura solo per partecipare. E quindi ritorniamo alla vecchia regola dello spoil system all’italiana, con buona pace di altri autorevoli candidati, che si dovranno basare solo sulla propria competenza non avendo i requisiti di “affidabilità” richiesti.
 

Dirigenti che vengono e dirigenti che non se ne vanno
 
In questo tourbillon invece per qualche dirigente di questo Ministero non vale la regola del meritato riposo dopo il pensionamento. E ci riferiamo all’ex Direttore Regionale della Liguria, il quale, malgrado il pensionamento, continua tranquillamente a dirigere di fatto quell’Ufficio. Anche malgrado le segnalazioni che noi, unitamente alla nostra Federazione genovese, abbiamo inviato al superiore Ministero che è stato tanto superiore da ignorarle. Ci chiediamo in questo caso se sia normale quanto sta avvenendo, considerata anche la Circolare Madia, che in questo caso è stata tranquillamente aggirata. Anche qui prevale una vecchia regola: fatta la legge trovato l’inganno .
 
Roma, 30 gennaio 2015 

Claudio Meloni
Coordinamento Nazionale FP CGIL MIBACT
 

 
 

 
 
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