MIBACT: nota metodologica sulla rilevazione dei fabbisogni organici

17 Giugno 2015

 

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Nota metodologica sulla rilevazione dei fabbisogni organici
 

Il confronto sulla predisposizione dei nuovi
organici è entrato nella sua fase finale e pertanto occorre predisporre una
modalità che consenta i necessari raccordi organizzativi sulle osservazioni che
pervengono dai territori in ordine alle ipotesi di distribuzione degli organici
contenute nella informativa che vi abbiamo trasmesso nei giorni scorsi.

Al riguardo, al fine di procedere evitando
sovrapposizioni e confusioni, è opportuno che le Segreterie Regionali e i
Coordinamenti regionali siano collettori delle osservazioni da trasmettere al
Coordinamento nazionale.                                         
Nel ricordare che la conclusione dei lavori della Commissione è prevista per il
5 luglio p.v. riteniamo utile fornirvi alcune indicazioni metodologiche al fine
di avere una visione più chiara delle tabelle trasmesse:

–     le tabelle contengono l’ipotesi di redistribuzione dell’attuale
organico di fatto presente, con riferimento alla data del 31 dicembre u.s.,
pari a complessive 18.035 unità in servizio. Pertanto manca ancora il dato
relativo alla distribuzione delle vacanze date dalla previsione teorica
dell’organico, pari a 19.050 unità. La ripartizione delle vacanze in organico
è, come potete immaginare, assolutamente importante poiché definisce le ricadute
in termini di copertura rispetto ai piani assunzionali sugli specifici
territori;

–     occorre ancora spacchettare il dato relativo agli archivi ed alle
biblioteche: da questo punto di vista è estremamente utile avere capillare
conoscenza dell’articolazione organizzativa in particolare degli archivi che
hanno sezioni staccate;
–     analogamente occorre rilevare la presenza e la quantificazione
delle sedi operative delle Soprintendenze accorpate e la relativa distribuzione
del personale. Ricordiamo che è nostro obiettivo il mantenimento di tutti i
centri operativi e quindi, nella valutazione della proposta di ripartizione
degli organici, occorre tener presente la dimensione organizzativa delle
Soprintendenze sul territorio, ipotizzando i fabbisogni organici per ogni
singola sede;
–     nella lettura delle proposta, se esistono delle discrasie nei dati
relativi al personale effettivo, che provengono dal dato SICOGE, è bene
rilevarle. Ma va aggiunto che le eventuali discrasie, peraltro ammesse anche
dall’amministrazione, che ritiene questi dati verosimili ma non certi, non sono
l’elemento dirimente, che rimane la proposta di ripartizione dell’organico di
fatto su cui intervenire con le eventuali osservazioni e richieste di modifica;
–     relativamente al modo di costruzione delle osservazioni sulle
dotazioni organiche di Ufficio, richiamiamo la necessità di motivare
adeguatamente, dal punto di vista delle effettive esigenze organizzative, le
richieste di modifica. Ricordiamo al riguardo che la proposta di
riorganizzazione corrisponde al disegno riorganizzativo della riforma e
pertanto la confutazione delle proposte di ripartizione dell’organico non può
basarsi sulla messa in discussione della stessa, perchè sarebbe una posizione
perdente e velleitaria, ma su valutazioni rispetto all’efficacia organizzativa
delle soluzioni proposte, con particolare riferimento al mantenimento delle
funzioni di tutela sul territorio.

 Restiamo a disposizione per ogni ulteriore
richiesta di chiarimento.

Roma, 17 giugno 2015

FP CGIL NAZIONALE MIBACT

Claudio Meloni

 
 
 
 
 
 

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