MIBACT: Comunicato su riunione 22 dicembre e allegati

23 Dicembre 2015

 

News

 
LA MANCATA SCELTA – Comunicato Fpcgil
 

   

Nella riunione di ieri purtroppo le evidenti
divisioni sul fronte sindacale non hanno consentito il raggiungimento del
risultato che ci eravamo prefissi. Nessun pre accordo sulle progressioni e una
divisione sul tavolo che è parsa in tutto e per tutto ripercorrere quelle
antiche, fatte di polemiche artificiali e strumentali.

Sia chiaro: nessuno vuole mettere in dubbio la
legittimità di altre posizioni sindacali, chiuse a riccio a difesa
dell’esistente e pertanto del tutto non condivise da parte nostra. Francamente
non ci è piaciuto il clima, nel senso che noi non abbiamo certo capito quali
fossero le proposte portate avanti da UIL e FLP, anzi ci è parso che la si
volesse buttare in caciara, nel polverone. Come sapete non è nostro costume
fare polemiche con gli altri sindacati, ma certo le posizioni espresse ieri
hanno messo fortemente in discussione un rapporto unitario che sembrava essersi
consolidato nel corso di questi anni difficili e ha riportato alla luce
divisioni passate che credevamo sepolte.

Ma la questione è troppo delicata per poterci
passare sopra: noi abbiamo chiesto un accordo che consentirebbe la progressione
economica per 12.050 lavoratori, ovvero circa il 70% del personale attualmente
in servizio. Per fare questo la strada è stretta e comporta necessariamente la
revisione dei due progetti nazionali.
Ci è stato detto che occorre consultare i
lavoratori: ebbene noi abbiamo lanciato la proposta di un referendum e siamo
pronti. Il problema è che ieri non si è deciso nulla, anzi si è ributtata la
palla dall’altra parte pretendendo che qualcuno reperisse risorse fresche di
cui non si vede traccia. Anzi, basta leggere la legge di stabilità appena
approvata dal Parlamento per comprendere che casomai il problema è come tenerci
stretta l’attuale disponibilità economica, su cui si prevedono tagli ulteriori.
Pertanto l’impressione è che ieri si è lavorato per non avere nessun accordo, e
l’accordo che noi avevamo proposto era di fissare l’importo dei 23 milioni di
euro come tetto e subito dopo andare al referendum tra i lavoratori. Quindi
nessun impegno vincolante ma solo un accordo di prospettiva e una consultazione
democratica tra i lavoratori.

Insomma si è persa una opportunità e la si è
persa nel modo peggiore. Adesso vedremo nel 2016, ma certo la partita non parte
con i migliori auspici e  le divisioni
nel fronte sindacale non aiutano. Ma noi perseguiremo con tenacia il nostro
obiettivo: ci siamo impegnati su questo con i lavoratori e siamo abituati a
mantenere i nostri impegni.

 

Sempre ieri abbiamo sottoscritto finalmente
l’accordo, che vi alleghiamo, che dà l’avvio alla fase di mobilità
volontaria: ci pare un buon accordo nell’equilibrio tra i punteggi, nella
salvaguardia delle prerogative sindacali e in riferimento ai  pochi provvedimenti emessi in modo legittimo
relativi agli spostamenti del personale effettuati nella fase transitoria.
Naturalmente occorrerà tutta la nostra attenzione nella gestione di questa
delicatissima fase, sia a livello nazionale che territoriale.

 

 Sul decreto relativo ai passaggi orizzontali
abbiamo chiesto chiarimenti in ordine a molte situazioni anomale che ci sono
state segnalate. Vi invitiamo pertanto ad inviarci le vostre segnalazioni che
saranno da noi trasmesse alla DG Organizzazione per una verifica, così come
abbiamo chiesto una verifica puntuale dei titoli presentati. Vedremo.

 

 

 

 

 

 


Trovati i colpevoli dello sfascio del Ministero.

 


Abbiamo letto con un certo sconcerto le
dichiarazioni del Soprintendente Prosperetti su vari giornali,  che finalmente ci svela quali sono i veri
colpevoli della crisi del Ministero. Ovvero i funzionari archeologi della
Soprintendenza romana, fino a poco tempo fa indicati come esempio per il mondo
intero e adesso ridotti ad una banda di incapaci. Dichiarazioni che la dicono
lunga su quanto sta avvenendo. Stiamo parlando di una amministrazione che non
ha avuto nulla da ridire al “professor” Pietro Ichino che sul suo blog delira
accostando i terroristi dell’IS ai lavoratori del Colosseo e adesso non ha
alcuna remora ad accusare pubblicamente i suoi lavoratori più qualificati.
Complimenti al Soprintendente Prosperetti: lo conoscevamo come mente critica e
lo scopriamo ogni giorno di più pasdaran della valorizzazione in salsa
franceschiniana. Come si dice cambiare idea è legittimo ma certo accusare
pubblicamente i propri lavoratori no. Non si fa, è veramente un colpo basso. Ci
spieghi invece il Soprintendente come verrà gestito il circuito di ristorazione
che ha in mente di attuare: a naso non ci pare che ci saranno grassi profitti
per il Ministero e sempre a naso ci pare invece manna per i privati.

 
Roma, 23 dicembre 2015 

Claudio Meloni

FP CGIL Mibact

 

 

 

 
 
 
 
 
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