Pa: Cgil e Fp, su licenziamenti tanto rumore per nulla

28 Gennaio 2016

Pa: Cgil e Fp, su licenziamenti tanto rumore per nulla

Roma,
21 gennaio 2016

“Tanto rumore per nulla. Dopo giorni trascorsi tra
propaganda e strumentalizzazione, il governo ha prodotto un ennesimo
intervento legislativo quando invece, per combattere il deprecabile
fenomeno dell’assenteismo ingiustificato nella Pa, sarebbe bastato
fornire alle parti datoriali, come avevamo chiesto da tempo, delle
semplici e vincolanti indicazioni”. Così la Cgil e la Fp Cgil commentano
il decreto legislativo della riforma Madia in materia di licenziamento
varato dal Consiglio dei ministri.

“In attesa di leggere i testi,
infatti, – precisano in una nota confederazione e categoria – ciò che
rileviamo nelle parole del premier Renzi è il passo indietro fatto dal
governo dai licenziamenti alle sospensioni in 48 ore, insieme ad una
stretta dei tempi e alla licenziabilità dei dirigenti. Cose che si
sarebbero potute fare attraverso una semplice circolare interna”. Cgil e
Funzione Pubblica Cgil ribadiscono inoltre che: “Licenziare nella Pa è
possibile, come le recenti decisioni assunte a Sanremo e il caso di
Tolmezzo risolto in pochi giorni dimostrano, per gli assenteisti
ingiustificati è doveroso, ma il governo ha preferito montare un caso
mediatico ad arte, parlando alla pancia del paese. Finendo così di
produrre nuove norme, invece di fornire alle parti, sindacati e Aran,
indicazioni per affrontare in maniera risoluta e definitiva la
questione”.

Quanto invece al provvedimento sulle società
partecipate, Cgil e Fp Cgil affermano: “Il decreto, per quanto
apprendiamo, presenta una inquietante analogia con la vicenda, caotica e
tutt’altro che risolta, dell’abolizione delle Province. Non solo non è
chiaro come il governo possa determinare una riduzione delle società da
ottomila circa a mille ma, allo stesso tempo, è palese il rischio che
poco meno di 100 mila lavoratrici e lavoratori di società partecipate,
che non siano Spa o Srl, si ritrovino senza lavoro. Vale in questo caso
ribadire come il sindacato non difenda in alcun modo fannulloni e
assenteisti ingiustificati, elementi sui quali il governo ha imbastito
una campagna di propaganda, oscurando al contempo, in un’assordante
silenzio, il serio rischio che centomila persone si ritrovino, da un
giorno all’altro, senza posto di lavoro”, conclude la nota. 

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