Previdenza: Incontro sulle pensioni: Governo e OOSS

05 Luglio 2017

Il 4 luglio 2017 si è tenuto al Ministero del lavoro l’incontro Governo Sindacati per la ripresa del confronto sulla “fase due” sulle pensioni così come previsto dal Verbale di sintesi del 28 settembre 2016.
L’incontro era stato inizialmente concepito come tecnico ed incentrato sui temi della pensione contributiva di garanzia e della previdenza complementare ma per il ritardo con cui si è giunti alla ripresa del confronto il sindacato ha posto prioritariamente il problema dei tempi e l’esigenza di capire le reali disponibilità del Governo sulle questioni di merito.
In particolare, oltre agli argomenti sopracitati, abbiamo ribadito la richiesta di bloccare l’adeguamento automatico dell’età pensionabile, gli interventi per favorire la flessibilità in uscita, il tema del riconoscimento del lavoro di cura, la rivalutazione delle pensioni,la separazione tra previdenza e assistenza.
Abbiamo inoltre richiesto una verifica sulla gestione dell’ottava salvaguardia e di opzione donna, evidenziando l’esigenza di un ulteriore intervento per gestire le ultime situazioni aperte, tenendo conto che le risorse utilizzate sono state notevolmente inferioria quelle preventivate.

Il prossimo martedì 11 luglio si terrà un ulteriore incontro tecnico per approfondire ulteriormente le questioni poste.
Infine, l’incontro al Ministero del lavoro, e quello che sempre il 4 luglio 2017 si è tenuto all’Inps, ha permesso di approfondire, e in parte superare, alcune difficoltà procedurali di Ape sociale e precoci. In particolare, per i disoccupati, sembra superato il problema relativo ai casi di sospensione degli ammortizzatori con un rapporto temporaneo e, per i lavori gravosi, quello relativo alla certificazione delle imprese in edilizia e al tasso di tariffa INAIL per i lavoratori adibiti all’assistenza delle persone non autosufficienti. Per quanto concerne invece la mancata certificazione da parte delle imprese nei settori non-edili (ad esempio nel caso di cessazione dell’impresa) i sindacati hanno proposto l’autocertificazione da parte del lavoratore ma il Governo non l’ha ritenuta percorribile.

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