Contratti: Fp e Silp Cgil, preoccupano ritardi trattativa rinnovo per sicurezza e difesa

12 Gennaio 2018

Roma, 12 gennaio – “Preoccupazione per i ritardi con cui si sta svolgendo la trattativa e la mancanza di dati e proiezioni su cui ipotizzare la destinazione e la ricaduta delle risorse su parte fissa e accessoria”. Così Fp e Silp Cgil commentano l’andamento della trattativa per il rinnovo del contratto Sicurezza e Difesa all’indomani del tavolo tecnico tra sindacati e governo. Incontro dove, fanno sapere Fp e Silp Cgil, “la Parte Pubblica, che ha rinviato per due volte il prefissato incontro del 9 gennaio, si è presentata senza aver preventivamente fornito alle rappresentanze e ai sindacati dati e tabelle  sulla destinazione delle risorse a disposizione”.

Dalla Parte Pubblica, aggiungono, “che al tavolo ha illustrato in modo del tutto sommario dati e cifre, sono state fornite le seguenti linee per la prosecuzione dei lavori: la Parte economica anticiperà la discussione complessiva, tenendo però insieme anche la Parte normativa; l’intenzione è quella di portare, nel rispetto dei saldi, il più possibile sulla componente fissa (parametri e indennità pensionabile), nella misura del 90%; la vacanza contrattuale è costituita da risorse aggiuntive, che andranno a sommarsi alle risorse previste esistenti; in questa cornice dovranno essere definiti gli effetti sugli arretrati del 2016 e 2017; sui 150 milioni del DPCM da varare, stanziati per la specificità, è emersa la disponibilità della Parte Pubblica a discutere sulla destinazione delle stesse presso il tavolo contrattuale”.

Fp Cgil e Silp Cgil, preoccupati per l’andamento della trattativa, “hanno accolto con favore la proposta formulata al tavolo precedente di procedere unitariamente con la discussione su parte fissa e parte accessoria e su parte normativa. Hanno inoltre accolto con soddisfazione che le risorse da destinare con successivo DPCM saranno oggetto di discussione sulla loro destinazione da parte del tavolo contrattuale, mentre hanno espresso preoccupazione per la persistente mancanza dei dati, che non permettono di avere certezze sul mantenimento del minimo accordato degli 85 € medi lordi. È necessario oggi costruire un metodo di lavoro per raggiungere in poco tempo un’intesa, in tempi certi. Il tavolo è stato riaggiornato a mercoledì 17 gennaio, con preventivo invio dei dati e delle proiezioni sulle ricadute economiche e da quella data le convocazioni saranno almeno settimanali”, concludono Fp e Silp Cgil.

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