Ministero Difesa: Comunicato unitario esiti incontro capo SME

19 Febbraio 2019

INCONTRO CON IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO
PERMANGONO LE GRAVI CRITICITÀ IN TEMA DI PROGRESSIVA DIMINUZIONE DEGLI ORGANICI

Fermare la legge 244/12 prima che sia troppo tardi!
Si è tenuto lo scorso 13 febbraio l’incontro con il Capo di Stato Maggiore Esercito –Generale Salvatore Farina – per fare il punto di situazione sulle criticità evidenziate nell’incontro precedente in tema di relazioni sindacali, organici, problematiche buste paga e sulle iniziative adottate dalla F.A. per la loro pronta risoluzione.
Le scriventi OO.SS. hanno dato atto al CSME della coerenza e dell’impegno profuso nel mantenere vive le relazioni sindacali, concretizzato nell’atto di indirizzo del 12.11.2018 rivolto a tutte le articolazioni dell’amministrazione, ma hanno denunciato – chiedendo un immediato intervento risolutore – che alcune sedi periferiche (es. Verona, Firenze, Pescara ecc.) continuano a sottrarsi alle direttive impartite dal proprio vertice alimentando una insostenibile ed ingiustificabile conflittualità unita alla mancata applicazione delle norme contrattuali vigenti.
Anche se gran parte delle problematiche affrontate (organici insufficienti, mancate assunzioni, criticità del Noi Pa, ecc.), comuni a tutte le FF.AA., sono da tempo oggetto di confronto diretto con il Ministro Trenta, poiché per la loro risoluzione necessitano di provvedimenti legislativi, il CSME condividendone le ragioni si è impegnato a sostenerne la possibile risoluzione, a partire dalla rivisitazione della legge 244/12 che, ricordiamo, ha sancito la perdita di circa 10.000 posti di lavoro del personale civile.
La diminuzione progressiva degli organici – hanno sostenuto le scriventi OO.SS. – sta segnando la perdita diffusa di capacità produttiva nell’area tecnico industriale, come nel caso del Polo di Terni, ove l’abbandono dell’attività produttiva in favore di un’attività di semplice stoccaggio e immagazzinamento è emblematica della grave situazione determinata.
Le OO.SS. hanno poi richiesto le tabelle organiche di ciascun Ente con l’indicazione dei posti resi vacanti, tenuto conto che il bando contiene incongruenze tali da giustificarne il suo immediato e non ulteriormente rimandabile aggiornamento.
In tema di mancato pagamento del salario accessorio 2017/ 2018 in alcuni enti, il responsabile del CUSE ha precisato di aver inviato i dati a Persociv, dopo averli ricevuti in ritardo dagli enti territoriali, ma che l’effettiva erogazione non potrà avvenire prima di aprile /maggio, visto che le risorse non spese nell’anno devono essere riassegnate con un decreto di riparto.
Riproposte poi le gravi problematiche relative ai conguagli stipendiali applicati ai lavoratori che, se non affrontate con immediatezza, metteranno in ginocchio migliaia di famiglie, e che giustificano sempre di più la necessità di cambiare prima possibile la complessiva organizzazione dell’attuale sistema stipendiale.
FP CGIL CISL FP UIL Pa e CONFSAL UNSA hanno poi sollecitato l’erogazione degli arretrati buoni pasto ai lavoratori in servizio presso alcuni enti di Napoli. Se sull’argomento l’amministrazione ha precisato che sono in corso approfondimenti, le OO.SS. hanno fermamente invitato a procedere con urgenza alla loro corresponsione, tenuto conto che gli approfondimenti ci sono già stati e che gli arretrati non hanno natura retributiva, visto che la stessa amministrazione ha da tempo accertato la
fondatezza della richiesta ed anche individuato i destinatari.
In tema di benessere del personale civile, le scriventi hanno nuovamente invitato il CSME ad assumere le necessarie iniziative volte a riportare la gestione degli OPS alle associazioni dei dipendenti, tenuto conto che l’affidamento a terzi si è rivelato diffusamente fallimentare.
Nelle sue conclusioni il CSME, rinnovando la condivisione delle analisi e delle proposte espresse dalle OO.SS., ha evidenziato l’opportunità di trasmettere alle SS.AA. le problematiche che richiedono un livello superiore di responsabilità.
E’ evidente che il permanere di problematiche tuttora irrisolte che affliggono le lavoratrici ed i lavoratori civili di tutta la difesa, a causa di precise responsabilità – ascrivibili tanto alle amministrazioni quanto al vertice politico del Ministero – se nei prossimi giorni non giungeranno risposte concrete agli ormai numerosi problemi denunciati ai diversi tavoli di confronto, saranno inevitabili iniziative di generale e dura mobilitazione.

Fraterni saluti

 

  Fp Cgil                      Cisl Fp                        Uil Pa                             Confsal Unsa
Francesco Quinti      Massimo Ferri/Franco Volpi      Sandro Colombi            Gianfranco Braconi

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