Ministero Difesa:Comunicato unitario avvio giornata nazionale di mobilitazione 30 maggio

22 Maggio 2019

I lavoratori civili della Difesa sono stanchi delle
incertezze del Ministro Trenta.

BASTA PROMESSE –
“Via alla giornata nazionale di protesta il 30 Maggio”.

Valutata positivamente l’iniziale disponibilità manifestata nelle prime occasioni di incontro, abbiamo atteso per mesi che agli impegni e alle parole più volte spese dalla Ministro della Difesa nei confronti dei Suoi dipendenti civili e dei loro bisogni sui tavoli di incontro nazionali, seguissero poi soluzioni e azioni concrete. A maggior ragione se in presenza delle proposte di merito che Cgil-Cisl-Uil e Confsal Unsa hanno avanzato su taluni rilevanti argomenti.
Tuttavia ad oggi, ed è ormai trascorso circa un anno dall’insediamento del vertice politico, non una delle criticità discusse dalle scriventi OO.SS. con la Ministro Trenta è stata ancora risolta, tantomeno quella che più di altre continua ad essere giustamente vissuta dalle lavoratrici e dai lavoratori civili della Difesa come una vera e propria discri -minazione salariale, in ragione del noto gap economico esistente tra la loro restribuzioneaccessoria e quella percepita dai colleghi di pari ruolo e qualifica degli altri Ministeri e
amministrazioni, o anche quella attribuita alla nutrita componente militare che opera ormai
regolarmente nell’area amministrativa con i dipendenti civili.
Avevamo chiesto di affrontare e risolvere alcune delle priorità individuate che continuano a mortificare il lavoro, svilire la professionalità e determinare l’esiguo trattamento economico e previdenziale riservato ai dipendenti civili della difesa.
Ovvero:
– Il superamento dei vincoli imposti dalla legge 244/2012;
– Un urgente piano straordinario di almeno 5.000 assunzioni nel triennio 2019/2021, da destinare soprattutto all’area tecnico-industriale, alla quale vanno destinati investimenti seri, e il contestuale avvio del progetto di riapertura delle ex scuole operai, sul quale abbiamo da anni ormai avanzato proposte di rilancio;
– Il recupero del divario economico esistente (certificato attorno al 30% in meno) tra la retribuzione accessoria attribuita ai lavoratori civili della difesa e quella percepita dai colleghi impiegati in altri Ministeri e amministrazioni;
–  Lo sblocco delle progressioni tra le aree funzionali del personale civile, a partire dal personale della 1^ area, sul quale esiste già bozza di norma concordata che ne prevede il finanziamento con i fondi non spesi per il blocco decennale imposto alle assunzioni del personale;
– La definizione del C.C.N.I. parte normativa;
– La risoluzione della problematica afferente il legittimo riconoscimento dei benefici previsti per i lavori insalubri e polverifici espletati nel corso degli anni;
– La ricollocazione su base volontaria in altri Ministeri e/o pubbliche amministrazioni del personale ex militare transitato nei ruolicivili dell’A.D.
– La risoluzione delle problematiche legate alla pessima gestione delle buste paga del personale civile, che fa della Difesa un unicum negativo in tutta la P.A.
E’ giunto il momento di dire BASTA alle promesse non mantenute e alle solite vuote dichiarazioni di disponibilità del Ministro Trenta, l’ultima delle quali ribadita con la lettera diffusa lo scorso 17 maggio nell’ambito della celebrazione della “Giornata del personale civile della Difesa”, a cui mai fanno seguito soluzioni concrete.
E’ tempo che il Ministro della Difesa assuma per intero le responsabilità che derivano dal Suo ruolo istituzionale di fronte ai propri 27.000 dipendenti e alle loro famiglie, e realizzi senza ulteriore ritardo gli impegni che ha assunto nei loro confronti.
Per quanto ci riguarda, dopo aver già comunicato l’avvio dello stato di agitazione nazionale dei dipendenti civili dell’A.D., e nelle more della grande manifestazione nazionale che le categorie hanno programmato per il prossimo 8 Giugno a Roma – nella quale la vertenza Difesa troverà adeguato spazio e partecipazione – abbiamo ritenuto di organizzare per il prossimo 30 Maggio assemblee/presidi unitari di protesta nei maggiori Enti della Difesa e/o sotto tutte le prefetture delle città capoluogo di Provincia/Regione, alle quali vi invitiamo a partecipare per testimoniare pubblicamente il nostro fermo dissenso nei confronti dell’inerzia istituzionale fin qui palesata dalla Ministra Trenta nei confronti del personale civile della Difesa.

 

Fp Cgil                              Cisl Fp                                  Uil Pa                        Confsal Unsa
Florindo Oliverio             Massimo Ferri                   Sandro Colombi                 Gianfranco
Francesco Quinti             Franco Volpi

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