Polizia Penitenziaria: Riunione al Dap sulle aggressioni al personale

13 Giugno 2019

Riunione riguardante le piante organiche e eventi critici

Durante la riunione tenuta oggi al Dap si è deciso di anteporre il problema delle aggressioni subite
dal personale a quello delle dotazioni organiche.
Su tale tema la Fp CGIL ha evidenziato che il fatto che le aggressioni continuino ad aumentare è ciò
che desta maggior preoccupazione e deve avere priorità assoluta la necessità di trovare adeguate
soluzioni al problema.
Premesso che la prima cosa da fare è evitare che un poliziotto acceda in sezione da solo, tra le cause
del problema vi è sicuramente l’istituzione del regime aperto, senza occupare i detenuti in attività
trattamentale, l’aumento di soggetti con disagio psichico, i problemi di comunicazione dovuti
all’aumento delle diversità di etnie presenti negli istituti penitenziari, ma anche la mancata
applicazione di strumenti e norme già previste.
Per questo motivo e’ necessario prima di tutto creare un sistema premiale che consenta l’apertura a
chi segue il programma di trattamento e ha un comportamento adeguato e limiti l’apertura per chi ha
comportamenti che mettono a rischio la sicurezza del personale, fino a prevedere in ogni istituto le
sezioni ex articolo 32 del DPR 230/2000.
Riteniamo fondamentale garantire un servizio psichiatrico su tutte le 24 ore e proponiamo di
rivedere i protocolli d’intesa con il servizio sanitario nazionale, soprattutto per superare il problema
della sorveglianza a vista. Come siamo certi che, se non aumentano i posti disponibili nelle Rems e
diminuiscono le presenze in carcere di soggetti con problemi psichici, non è possibile superare il
problema stesso.
Bene la previsione di addestrare il personale, anche se dovrebbe riguardare tutti quelli che lavorano
nelle sezioni e non solo un gruppo operativo, e di aumentare la presenza di mediatori culturali.
Ben vengano le nuove tecnologie che consentono di fare prevenzione, ma siamo convinti che il
problema sia principalmente quello di utilizzare gli strumenti dissuasivi già presenti e soprattutto gli
strumenti normativi già previsti, come il 14 bis e quelli dettagliati dal sistema disciplinare, che non
vengono utilizzati.
Un aiuto in tal senso potrebbe arrivare da un inasprimento delle pene previste dal codice per chi
aggredisce il personale di Polizia Penitenziaria. Sarebbe necessario inoltre prevedere un sostegno
psicologico per chi è vittima di aggressione.
Anche la prossima seduta del 24 giugno sarà sul tema trattato oggi.
Vi terremo informati sui futuri sviluppi.

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