Fp Cgil: Fermiamo l’invasione turca, basta attacchi al popolo curdo!

11 Ottobre 2019

Odg dell’Assemblea generale della FPCGIL contro l’invasione Turca nel nord della Siria, approvato all’unanimità dall’Assemblea generale della Funzione Pubblica Cgil

La FPCGIL, riaffermando con forza i valori fondanti della carta Costituente, che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli, condanna duramente l’invasione turca nel nord della Siria e si schiera al fianco dei cittadini e lavoratori che stanno subendo questo insensato attacco, scatenata dalle irresponsabili dichiarazioni del Presidente degli Usa Trump, e che ha già causato e sta causando gravi perdite di vite umane anche tra i civili.
Condivide le preoccupazioni di Epsu (Federazione Europea dei Servizi Pubblici) e Psi (Public Service Glibal Union) per l’effetto che l’attacco avrà sui lavoratori e sulle loro comunità in Turchia e nel nord della Siria e sul resto della regione. Già in passato c’è stato un tentativo del Governo di Erdogan, denunciato dal sindacato Europeo e Mondiale, di mettere a tacere le voci critiche contro la guerra: medici, accademici per la pace, leader sindacali e della società civile, arrestati per il semplice dissenso. Vi è inoltre preoccupazione per la crescita rallentata e precaria nella regione ed anche in Turchia. Le conseguenze in materia di occupazione, salute, sicurezza e salari per i lavoratori non potranno che essere catastrofiche: “Una ricetta per un disastro umanitario”, secondo Epsu.
L’Europa, più volte colpita dal terrorismo dell’Isis, non può dimenticare il coraggioso contributo delle donne e degli uomini di etnia curda nella lotta al califfato; una cultura, quella del popolo curdo, in particolare nel Rojava, che ha contribuito a contrastare il patriarcato in medio oriente.
L’Assemblea altresì supporta l’appello della Etuc (Confederazione Europea Servizi Pubblici) e dell’Epsu alla Ue ed agli altri governi affinché vengano adottate le misure più efficaci possibili per fermare l’invasione turca.
Ritiene infatti che il Governo italiano e l’Unione Europea debbano uscire da comportamenti ambigui e farsi parte attiva affinché si giunga ad una soluzione immediata e si ponga fine all’invasione.
A tal fine l’assemblea sottoscrive pienamente l’appello della Cgil, Anpi, Arci e Legambiente, in cui si chiede alle Istituzioni Italiane ed Europee di avviare: “Immediatamente una forte e decisa azione diplomatica perché:
cessino immediatamente le ostilità e si fermino le manovre di invasione del territorio siriano abitato storicamente dalla popolazione curda;
si dia mandato senza esitazioni a una delegazione internazionale che garantisca in loco la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale;
si provveda all’invio di soccorsi per eventuali feriti;
si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento europeo quanto in quello italiano;
si chieda che il caso sia messo con urgenza all’ordine del giorno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.

 

Aggiornamento: presidio lunedì 14 ottobre a Roma dalle ore 17.30 in Piazza Santi Apostoli promosso da Cgil, Cisl e Uil.

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