INL: Unitario DM Incentivi

20 Febbraio 2020

DM INCENTIVI

Nel pomeriggio del 18 febbraio è stato affrontato il tema della rimodulazione dell’ex “DM Poletti”.
Prima di entrare nel merito della proposta dell’Amministrazione, è bene ribadire alcuni concetti, viste le strumentalizzazioni messe in campo: in primo luogo, la discussione sul FRD e sul DM avviene con prospettive temporali diverse, in quanto il 18 febbraio scorso abbiamo chiuso un accordo relativo al FRD 2019 (comprensivo del Fondo di Lite, che è parte specifica del FRD), mentre la discussione sul DM riguarda criteri che intendiamo applicare dal 2020.
In secondo luogo, da tempo ci stiamo spendendo per introdurre forme di indennità che vadano a riconoscere le professionalità presenti in INL e le responsabilità che alcuni si assumono nell’esercizio della propria attività.
Partendo da questo presupposto, abbiamo introdotto questo principio nel Fondo di Lite, per il personale che svolge rappresentanza in giudizio, intendendo proseguire sulla stessa strada con il DM Incentivi.
Proprio per questo, un anno fa abbiamo sonoramente bocciato la proposta dell’Amministrazione che riproduceva il solito schema incentivante. Il nuovo impianto presentato ora, finalmente riconosce una quota giornaliera al personale ispettivo, correlata all’esercizio della funzione di vigilanza latamente intesa, ricomprendendovi non solo le giornate di ispezione, ma anche tutto ciò che vi è connesso, come ad es. i giorni destinati allo studio delle pratiche in ufficio, ovvero il servizio di turno e le conciliazioni
monocratiche.
Ci sarà poi una quota, su base mensile, per la disponibilità a trasportare terzi o a farsi trasportare e un’altra quota mensile per la disponibilità a svolgere ispezioni serali, notturne, festive.
In sostanza, nonostante alcune sigle non l’abbiano capito o facciano finta di non capirlo per aizzare gli animi a meri fini strumentali, si introduce un principio indennitario anche per l’attività ispettiva, come avvenuto per la rappresentanza in giudizio.
Abbiamo inoltre chiesto di aprire una discussione sulla ripartizione dei cosiddetti residui (fino a 3 milioni di euro annui), per dare risalto anzitutto alla qualità delle pratiche. Siamo, infatti, convinti che non si possa più incentivare il personale ispettivo a produrre soltanto numeri, ma si debba dare risalto al ruolo di tutela sociale che l’attività ispettiva è chiamata a realizzare e che già svolge quotidianamente. Questo significa introdurre una serie di parametri che – come accaduto per il Fondo di Lite – potranno essere individuati a livello nazionale e quindi riportati, in tutto o in parte, nella contrattazione di sede.
Maggiori perplessità ci ha destato, invece, la previsione dell’ammontare dell’importo a titolo di indennità di responsabilità per le figure dei responsabili di team e di processo della vigilanza, non per la previsione in sé ma perché, nel frattempo, la discussione sui criteri di attribuzione delle Posizioni Organizzative si è sospesa. Dubbi, inoltre, abbiamo espresso riguardo alla proposta di individuare fasce di indennità di responsabilità differenziate per gli uffici, in quanto ciò porterebbe lavoratori chiamati ad assumere il medesimo incarico di responsabilità a percepire importi indennitari diversi in relazione alla dimensione dell’Ufficio. La responsabilità è equivalente in qualunque Ufficio si opera e tale dovrebbe essere l’ammontare dell’indennità correlata che si vuole riconoscere, a prescindere dalla sede in cui si lavora.
Proprio per questo, abbiamo chiesto di riaprire immediatamente la discussione sui criteri per l’attribuzione delle P.O., per poter affrontare il tema in maniera globale, ovviamente non limitandoci alla sola vigilanza.
Dunque, nonostante le solite strumentalizzazioni la discussione sul DM incentivi non è affatto ferma come qualcuno vorrebbe far credere e i tempi ci sembrano maturi per arrivare a una definizione globale dei tanti temi sul tappeto, così da dare finalmente il degno riconoscimento anche al personale ispettivo, come avevamo promesso, all’interno di una visione non affrettata ma di ampio respiro.

FP CGIL
Matteo Ariano

 

CISL FP
Michele Cavo

 

UIL PA
Bruno Di Cuia

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