INPS: Sul Piano nazionale di solidarietà per la difesa legale a distanza

20 Febbraio 2020

Sul Piano nazionale di solidarietà per la difesa legale a distanza

E’ stato pubblicato, con Hermes n. 636 del 19/2/20, il nuovo Piano nazionale
di solidarietà per la difesa legale a distanza.
Prendiamo atto con soddisfazione della pubblicazione del Piano in tempi
certamente più appropriati rispetto allo scorso anno.
Cogliamo altresì la novità lessicale nella denominazione dell’iniziativa. Ci
auguriamo tuttavia che, nello spirito di un’iniziativa volta a perequare i carichi
di lavoro, ed a rafforzare l’efficacia e l’efficienza della struttura legale, vengano
risolte le problematiche riscontrate in questi primi anni di avvio dell’iniziativa.
In particolare, ricordiamo la necessità che, ai fini di una effettiva perequazione
dei carichi di lavoro, si vari, per tutti gli uffici, centrali e territoriali, un
sistema di valutazione ponderata degli affari in carico agli avvocati, ed ai
professionisti in genere, anche ai fini della determinazione di una soglia di
esigibilità della prestazione; e che si adottino finalmente le misure
organizzative a suo tempo prospettate, anche all’atto della riorganizzazione
dell’Avvocatura, in termini di ausilio all’attività svolta in favore delle sedi
critiche, sia in termini di personale amministrativo sia in termini di
dotazioni informatiche.
Uniche misure queste atte a coniugare gli obiettivi della solidarietà e
perequazione dei carichi di lavoro, nel rispetto dei principi posti dal D.L.
90/2014, e della efficacia ed efficienza dell’azione difensiva dell’Istituto in
giudizio.
Per tali motivi non si può non esprimere perplessità in merito alla
perequazione dei carichi di lavoro alla luce dei dati numerici del Piano,
elaborati sulla base di criteri che non tengono conto di molteplici fattori
oggettivi e di rilevanti quote ulteriori di lavoro che continuano a non essere
tracciate, oltre al mancato coinvolgimento dei Coordinamenti Regionali nella
fase di predisposizione del Piano.
La deflazione del contenzioso e la riduzione dei relativi oneri a carico
dell’Istituto passa peraltro attraverso strategie di analisi condivisa tra
l’Avvocatura e l’Amministrazione, che si auspica preveda al più presto appositi
tavoli. Al contempo si chiede sin d’ora che i numeri del piano siano monitorati
costantemente, e che eventuali scostamenti numerici derivanti da situazioni
contingenti o soggettive, da fare oggetto di apposita regolamentazione, siano
da intendersi a giustificazione dell’eventuale mancato raggiungimento
dell’obiettivo a consuntivo.
Ci preoccupa infine l’annuncio del nuovo apposito progetto, per le sole sedi
critiche, avente ad oggetto la riduzione delle giacenze negli archivi del Sisco
CV. Nell’attendere di conoscere i particolari di tale progetto, avvertiamo ancora
una volta l’incongruenza dell’attuale sistema di valutazione della performance,
peraltro attagliato su indicatori estranei all’attività professionale.

FP CGIL/INPS
Matteo ARIANO-Antonella TREVISANI

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