INPS: CCNI professionisti segnale inesistente

05 Marzo 2020

CCNI 2019 Professionisti: segnale inesistente

La CGIL non sottoscrive l’ipotesi di CCNI 2019 Professionisti sottoposta
dall’amministrazione in quanto ad anno abbondantemente scaduto viene
sottoposta una mera fotocopia del CCNI 2018 e, sostanzialmente,
degli anni precedenti.
Il mondo cambia ma il CCNI per i professionisti resta immutabile.
Continua a prevedere posizioni indennizzate in assenza di una qualsiasi
procedura per l’attribuzione delle stesse, consente il cumulo, senza alcun
temperamento, della indennità di coordinamento con l’indennità di
mobilità, non prevede alcun aumento della indennità di funzione
nonostante le gravosissime innovazioni introdotte, da ultimo dal Piano di
lavoro a distanza.
Ma è un testo non accettabile soprattutto per il mancato rispetto degli
impegni più volte formalmente assunti da parte dell’amministrazione in
merito allo svolgimento di tavoli tecnici per la revisione del sistema di
valutazione di questi lavoratori e per la implementazione delle
procedure informatiche.
L’introduzione di un sistema di valutazione ponderata dei carichi di
lavoro dei professionisti, basato su procedure informatiche
aggiornate ed utili a censire tutti i prodotti dell’attività
professionale, non è più rinviabile.
Esso costituisce il presupposto:
– per la corretta formulazione dei piani performance e per la valutazione,
in termini oggettivi, della produttività individuale dei professionisti;
– per la corretta distribuzione della retribuzione di risultato;
– per il corretto funzionamento di programmi di lavoro a distanza,
attualmente basati su dati parziali e non rappresentativi delle effettive
realtà lavorative, che determinano inevitabilmente effetti distorsivi;
– per l’attuazione dei principi posti dal D.L. 90/2014 in materia di
perequazione dei carichi di lavoro, con il conseguente incremento di
efficacia ed efficienza delle consulenze professionali.
Il CCNI sottoposto non affronta alcuna di queste problematiche.
Problematiche che, tuttavia, ad oggi, non risultano più rinviabili.
Il 9 marzo prossimo è fissata la sottoscrizione definitiva del CCNL
2016-2018.
Ciò obbligherà l’amministrazione a nuovi livelli di confronto: sul sistema
di valutazione e sulla conseguente distribuzione della retribuzione
di risultato, sui criteri di attribuzione degli incarichi di
coordinamento e dei livelli differenziati di professionalità, sul
codice disciplinare.
Ed alla costituzione immediata, anche per dirigenti e
professionisti, dell’Organismo paritetico per l’innovazione.
La CGIL invita fermamente l’amministrazione ad inaugurare una nuova
stagione di confronto, rifuggendo da scorciatoie inutili e
controproducenti, alla ricerca di soluzioni giuste, razionali, e non più
rinviabili, alle annose problematiche della categoria.
E, in tale prospettiva, chiede il confronto sull’informativa del 2 marzo
scorso concernente l’attualizzazione per l’anno 2020 dei criteri di
misurazione e valutazione della performance contenuti nel SMVP
del 2019.

FP CGIL/INPS
Matteo ARIANO
Antonella TREVISANI

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