Corte dei conti: Unitaria – Lettera aperta al Segretario Generale

17 Aprile 2020

Al Segretario generale Cons. Franco MASSI SEDE

Oggetto: LETTERA APERTA AL SEGRETARIO GENERALE.

Gent.mo Cons. Franco Massi,

in riferimento alla circolare 18/2020 pubblicata nella giornata di ieri, ci corre l’obbligo di chiedere un chiarimento urgente. Sembrerebbe, e sottolineiamo il condizionale, che sia stato posticipato il pagamento dell’indennità incentivante, se tutto va bene, a ottobre 2020 per tutto il personale, anche per quegli uffici che sono riusciti, nonostante tutto, a completare i progetti relativi alla citata indennità, e sono pertanto pronti alle relative relazioni e rendicontazione. Oltre a ritenere molto ingiusta questa decisione, ci chiediamo se ciò non vanifichi gli sforzi che i Vertici hanno fatto per dimostrare la loro sensibilità nei confronti delle criticità che l’emergenza Coronavirus ha creato. La rapidità con cui sono stati arginati fin da subito i rischi di contagio, adottando le necessarie pratiche di distanziamento, le iniziative a sostegno di chi ha difficoltà alimentari, la costante comunicazione che proviene dal Segretario generale, hanno creato un clima di fiducia e rispetto che rischia di crollare sotto il peso di una decisione che a noi appare incomprensibile oltre che in controtendenza con le recenti iniziative a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie.
In un momento così critico come quello che stiamo vivendo, il personale del nostro Istituto ha risposto prontamente continuando a svolgere la propria attività lavorativa, anche con l’attivazione del lavoro agile (smart-working), sopportando una rilevante diminuzione delle entrate (buoni pasto e straordinari) che per molte famiglie della nostra “Comunità Corte dei conti” sono fondamentali, in particolare per i monoreddito. Ci saremmo aspettati anche, in coerenza con le politiche di sostegno promosse dall’Istituto e dal Paese tutto, che si sarebbe provveduto alla liquidazione dei progetti legati all’indennità incentivante (periodo gennaio-marzo) per tutti gli uffici che sono riusciti a completare le attività. La stessa Amministrazione ha potuto verificare che in questo mese di “reclusione forzata” la produttività non è diminuita, e in alcuni casi è addirittura aumentata, perfino con i pochi mezzi messi a disposizione, le difficoltà legate ai sistemi informatici e alle linee internet sovraccariche.
Noi (e per NOI intendiamo tutti i lavoratori della Corte dei conti) non siamo eroi. Gli eroi, in questo periodo così drammatico, sono altri, sono coloro che negli ospedali lottano quotidianamente contro il virus, salvando vite e mettendo a rischio le loro. Una cosa è certa però: tutti i lavoratori della Corte dei conti stanno facendo la loro parte, dando il massimo, in silenzio, e non abbiamo visto nessuno che abbia difeso noi lavoratori quando una stampa becera ci ha definito “ipergarantiti” solo per aver osato chiedere la tutela dei diritti disciplinati dai Contratti e il rispetto delle circolari emanate dalla stessa Amministrazione.
Ci aspettavamo fosse dato, immediatamente, il via libera alla chiusura della procedura, per avviare a conclusione la liquidazione del trimestre gennaio-marzo per tutti quegli uffici che sono riusciti a completare i progetti, dando l’opportunità, SOLO PER QUEI SETTORI che il lockdown aveva ostacolato nel completare le relative attività entro il mese di marzo, più tempo, magari la prima metà di aprile viste le oggettive difficoltà, per arrivare a completarli definitivamente.
Ad avviso di queste sigle si sarebbe potuta anche ipotizzare una liquidazione trimestrale per tutti, con l’impegno che nell’arco dei sei mesi (fino a giugno) si sarebbe potuta dare dimostrazione della conclusione di tutto il lavoro dei due trimestri. Il personale ha dato ampia dimostrazione di senso di responsabilità e ben meriterebbe, a nostro avviso, tale apertura di credito, con il vincolo che chi si fosse tirato indietro non avrebbe ricevuto la seconda tranche. Ripetiamo: la serietà e responsabilità dimostrata dal personale della Corte, riconosciuta anche dal Presidente Buscema, rappresentano a nostro avviso una garanzia più che sufficiente.
Ecco, questo è il momento di dimostrare la solidarietà concreta e vera, oltre che nei confronti di un prossimo lontano, anche nei confronti di chi fa parte di questa famiglia, di questa “Comunità Corte dei conti”, intervenendo a sostegno delle difficoltà ordinarie e quotidiane delle famiglie, accentuando gli sforzi per accelerare le liquidazioni e non adottando decisioni che invece ne posticipino le scadenze.
In attesa di un sollecito riscontro alla presente, con la richiesta che alla luce di quanto rappresentato si possa procedere ad una revisione della decisione adottata, emendando la circolare o pubblicandone una nuova in grado di tenere conto delle aspettative dei lavoratori dell’istituto, si saluta cordialmente.

Roma, 17 aprile 2020

S. Di Folco        F. Amidani         U. Cafiero       A. Benedetti

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