Mibact : Comunicazione unitaria su fase 2

24 Aprile 2020

AL MIBACT

Sig. Capo di Gabinetto

Prof. Lorenzo Casini

Segretario Generale MiBACT

Dott. Salvatore Nastasi

Direttore Generale Organizzazione

Dott.ssa Marina Giuseppone

Dirigente Servizio Relazioni Sindacali

Prof. Alessandro Benzia

Al Direttore Generale ABAP

Arch. Federica Galloni

Al Direttore Generale Musei

Dott. Antonio Lampis

Al Direttore Generale Archivi

Dr.ssa Annamaria Buzzi

Al Direttore Generale Biblioteche

Dr.ssa Paola Passarelli

Oggetto: Emergenza Corona Virus. Comunicazioni in relazione alla cosiddetta ‘fase 2”.

In relazione all’oggetto risulta alle scriventi OO.SS. che è in atto, perlomeno da parte della D.G. Archivi e della D.G. Musei, una intensa attività istruttoria che sembrerebbe indirizzata a garantire la riapertura di una parte degli Uffici a partire dal 4 maggio prossimo venturo. Se tale notizia corrispondesse al vero, e le scriventi OO.SS. hanno verificato che purtroppo sembrerebbe proprio di sì, ci troveremmo nella singolare situazione che vede una clamorosa contraddizione rispetto alle rassicurazioni avute proprio ieri sul tavolo nazionale in riscontro alla richiesta, formalmente avanzata, in data 20 aprile u.s., di avvio del confronto per l’applicazione del Protocollo di Intesa sottoscritto il 3 aprile 2020 dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e le Segreterie Nazionali FP CGIL, CISL FP e UIL PA. Rassicurazioni sia in ordine alla tempestività di convocazione al momento dell’adozione delle misure che in relazione ai tempi ed alla gradualità di avvio delle fasi di ripresa delle attività negli Uffici, con particolare riferimento alle riaperture al pubblico dei servizi. Per quanto di conoscenza delle scriventi, appare del tutto improbabile, in relazione alle misure previste nel citato Protocollo di Intesa ed alla luce delle linee guida relative alla prevenzione da contagio nelle fasi di ripresa degli afflussi negli Uffici, licenziate dall’INAIL, che l’insieme degli Uffici interessati possa essere in condizione di garantire adeguate misure di sicurezza per i lavoratori e gli utenti il 4 maggio. E peraltro la parte sindacale è tuttora all’oscuro, sia a livello nazionale che periferico, delle misure specifiche che sono state programmate con particolare riferimento agli aggiornamenti dei DVR, alla dotazione dei dpi, alle procedure di sanificazione degli ambienti lavorativi, al necessario contingentamento degli spazi e dei flussi di visitatori, ai controlli preventivi attuabili agli ingressi dei luoghi della cultura. Ciò stante si ribadisce la necessità e l’urgenza della convocazione di un tavolo di confronto al fine di definire un protocollo specifico che recepisca, in relazione alle specificità presenti nell’ambito di codesta Amministrazione, quanto previsto nel sopra citato Protocollo di Intesa del 3 aprile u.s., anche al fine di salvaguardare le prerogative esercitabili dalla parte sindacale, della RSU e dai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza nella delicata attuazione delle fasi progressive di rientro nella ordinarietà della condizione lavorativa. In assenza di riscontro, ed in presenza di atti unilaterali finalizzati alla riapertura senza la necessaria predisposizione e condivisione rispetto alle procedure adottate, si valuterà ogni opportuna iniziativa conseguente a tutela, nel rispetto delle norme vigenti, della salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. Si resta in attesa di formale e urgente riscontro.

Distinti saluti

FP CGIL               CISL FP                          UIL PA

Claudio Meloni          Giuseppe Nole’           Federico Trastulli

Valentina Di Stefano

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