INPS: Formazione 2020-2022 per Dirigenti Professionisti e Medici – Rivisitazione dell’Area Medico Legale

13 Luglio 2020

FORMAZIONE 2020-2022 PER DIRIGENTI,PROFESSIONISTI E MEDICI
RIVISITAZIONE DELL’AREA MEDICO LEGALE

E’ stato portato all’attenzione dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione, organismo costituito sulla base di quanto previsto dal CCNL 2016-2018 –Area Funzioni Centrali, il Piano della Formazione 2020-2022.
Tra i punti maggiormente qualificanti del Piano, la già annunciata istituzione della “Scuola della protezione sociale”, che avrà, tra gli altri, compiti di alta formazione in materia di protezione sociale per dirigenti, professionisti e funzionari dell’Inps, dirigenti e funzionari di altre pubbliche amministrazioni e di altri soggetti istituzionali del sistema della previdenza e dell’assistenza pubblica, anche in sinergia con la SNA e con Università pubbliche e private. La nostra Organizzazione condivide l’obiettivo dichiarato di costituzione di un Polo di eccellenza della
formazione, a beneficio innanzitutto del personale dell’istituto.
Per la dirigenza, è prevista la realizzazione di uno specifico intervento formativo in materia di pari opportunità e la prosecuzione della formazione differenziata conseguente all’assessment del 2016. A tale ultimo riguardo, chiediamo all’ amministrazione di procedere preliminarmente ad un rinnovo dell’assessment, in considerazione dei 4 anni trascorsi dal precedente.
Sempre per la dirigenza, sono previsti altresì un ulteriore intervento sullo smart-working, particolarmente utile in vista delle innovazioni normative in corso di discussione parlamentare, ed uno specifico per i direttori territoriali sul diritto sindacale e sulla negoziazione, anch’esso
da noi pienamente condiviso.
Per quanto riguarda i professionisti, pur apprezzando il coinvolgimento degli stessi in iniziative formative interne riguardanti tematiche organizzative o altri argomenti d’interesse generale (ad esempio ciclo della performance e ruolo OIV, ovvero in materia di analisi statistica e socioeconomica), abbiamo tuttavia lamentato l’insufficienza del piano per quanto riguarda lo spazio riservato alle conoscenze specialistiche.
E’ necessario richiamare l’art. 26 del CCNL, che, per dirigenti e professionisti, prevede che:
“Nel quadro dei processi di riforma e modernizzazione della pubblica amministrazione, la formazione costituisce un fattore decisivo di successo e una leva fondamentale nelle strategie di cambiamento dirette a conseguire una maggiore qualità ed efficacia delle amministrazioni.
Con riferimento alla risorsa dirigenziale tale carattere diviene più pregnante per la criticità del ruolo della dirigenza nella realizzazione degli obiettivi anzidetti.
In relazione alle premesse enunciate al comma 1, la formazione e l’aggiornamento professionale sono assunti dalle amministrazioni come metodo permanente teso ad assicurare il costante aggiornamento delle competenze professionali tecniche e lo sviluppo delle competenze organizzative e manageriali necessarie allo svolgimento efficace dei rispettivi ruoli.
Le iniziative di formazione hanno carattere continuo e obbligatorio. A tali iniziative sono destinati adeguati investimenti finanziari nel rispetto dei limiti finanziari previsti dalle vigenti norme di legge in materia.
Gli interventi formativi, secondo le singole finalità, hanno sia contenuti di formazione al ruolo, sia contenuti specialistici in correlazione con specifici ambiti e funzioni su cui insiste l’attività del dirigente o del professionista.
Le iniziative formative sono realizzate, singolarmente o d’intesa con altre amministrazioni, anche in collaborazione con la Scuola Nazionale dell’Amministrazione , le Università ed altri soggetti pubblici o privati, ivi compresi gli ordini professionali”.
Con particolare riguardo ai professionisti e medici, per i quali vigono, come noto, disposizioni di settore e contrattuali in tema di formazione permanente e conseguimento di crediti formativi obbligatori, l’amministrazione riferisce che l’individuazione delle specifiche attività formative è stata effettuata su proposta dei competenti Coordinamenti generali Medico legale, Legale, Statistico attuariale e Tecnico edilizio.
Al riguardo, per ciò che riguarda i medici, si chiede di ampliare le possibilità di aggiornamento professionale lasciando, perlomeno in parte, la possibilità per il singolo medico di partecipare a attività formative di sua scelta con le spese di iscrizione a carico dell’Istituto.
Per quanto riguarda in particolare gli avvocati, le iniziative formative di carattere specialistico si esauriscono pressoché, come ormai da molti anni, nel consueto convegno annuale degli Avvocati Inps, che opportunamente si avvale per la formazione anche di risorse interne.
Si è quindi rilevata la necessità di un’implementazione del Piano, con iniziative specialistiche di elevato livello che coinvolgano ScuolaNazionale Amministrazione, Università, Ordini professionali,
eventualmente articolate anche a live  territoriale.
Non è stato esplicitato alcun concreto impegno in tal senso.
Sono stati richiesti chiarimenti inoltre sulla formazione destinata ai“professionisti dell’Istituto con responsabilità di gestione dei gruppi di lavoro” in vista del “rafforzamento delle competenze trasversali”.
Anche a tale riguardo non sono pervenute risposte chiare.
Sono stati chiesti chiarimenti infine sulla ragione per cui le iniziative formative in materia di pari opportunità risultino riservate ai soli dirigenti. Su questo ci è stato risposto che ciò è dovuto al fatto che la dirigenza ha una specifica competenza in materia di gestione del personale, ma ciò non toglie che analoghe iniziative in futuro verranno riservate ai professionisti.
Questi i rilievi e le proposte della CGIL, e della sola CGIL, nella citata riunione.
Stupisce leggere comunicati di altre sigle che riferiscono queste tesse proposte come proprie.
Auspichiamo per lo meno che queste posizioni vengano mantenute anche al tavolo politico quando l’amministrazione presenterà i documenti definitivi.
Il secondo punto all’ordine del giorno ha riguardato la rivisitazione dell’Area Medico Legale dell’Istituto. Tale riorganizzazione ci pare sicuramente migliorativa rispetto alla precedente e di questo diamo attoall’Amminis razione, ma ci sarebbe piaciuto che in questa seconda riunione oltre a piccoli aggiustamenti “provinciali” di UOC e UOS (accontentiamo uno e scontentiamo un altro), ci fosse prospettato quanto da noi precedentemente chiesto: ampliare il numero di UOC in pianta organica così da avere una UOC per ogni provincia e più UOC nelle grandi città.
Rimaniamo pertanto in attesa di un nuovo piano globale di assunzioni di personale medico di I° e II° livello essendo fermamente convinti che, solo l’immissione in ruolo di colleghi giovani possa dare un forte impulso al settore medico dell’Istituto.
Roma, 10 luglio 2020

 

                                    FP CGIL

Maria Assumma                           Matteo Ariano
Giuseppe Cipriani                   Antonella Trevisani
Francesco Reali
Fabrizio Ottavi

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