Mibact:nota unitaria richiesta confronto su Protocollo Sicurezza 24 luglio 2020

03 Agosto 2020

Roma, 31 luglio 2020
Alla c.a.
Sig. Capo di Gabinetto
Prof. Lorenzo Casini

Sig. Consigliere del Ministro
Prof. Giampaolo D’Andrea

Sig. Segretario Generale MiBACT
Dott. Salvatore Nastasi

Sig. Direttore Generale ABAP
Arch. Federica Galloni

Sig. Direttore Generale Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone

Oggetto: Indicazioni per il rientro in sicurezza sui luoghi di lavoro – richiesta incontro e confronto

Egregi,
abbiamo ricevuto e letto le circolari n. 39/2020 del Segretariato Generale e n. 33/2020 della
Direzione Generale ABAP con cui vengono notificate ai lavoratori le novità normative introdotte sia
dalla circolare n. 3/2020 della Funzione Pubblica che dal Protocollo siglato da Governo e parti
sociali lo scorso 24 luglio.
Ci aspettavamo che a livello centrale – pur nel rispetto dell’autonomia dei dirigenti – venissero
assunte decisioni d’indirizzo su alcuni temi importanti, onde evitare arbitrarie interpretazioni delle
norme ed evitare sia all’Amministrazione che alle Organizzazioni Sindacali un iperlavoro
francamente non necessario; purtroppo così non è stato.
I problemi, dunque, permangono. Frasi come «(…) si rappresenta la necessità che vengano
garantiti anche in presenza i servizi istituzionali (…)» contenuta nella predetta circolare 33 della
DG ABAP si trasformerà, con ogni certezza, in un rientro indiscriminato dei lavoratori e delle
lavoratrici, anche di coloro che risiedono in una regione diversa da quella in cui prestano servizio,
anche di genitori di figli in età scolare, anche del personale in condizione di fragilità.
Ed è purtroppo quanto sta succedendo su tutto il territorio, da dove giungono sempre maggiori
segnalazioni di ordini di servizio che prevedono il rientro indiscriminato dei lavoratori senza che al
riguardo siano state minimamente attivate le procedure di verifica delle condizioni di sicurezza,
quali quelle previste nel citato Protocollo di Intesa che contemplano peraltro il dovuto
coinvolgimento delle parti sociali e degli RLS.
Certamente la situazione non è agevolata dalle generiche affermazioni normative riguardanti il
50% del personale da adibire alle attività telelavorabili; per questo nelle scorse settimane e nei
mesi scorsi abbiamo più volte invocato un confronto con la parte politica del Mibact! Perché
riteniamo, forse ingenuamente, che la prevenzione sia da preferirsi alla cura.
Tutto ciò premesso, alla luce del confronto sindacale previsto e raccomandato nel già citato
Protocollo a disciplina del rientro negli uffici, chiediamo un confronto urgente a livello centrale per
la definizione dei seguenti temi:
– Revisione e aggiornamento dei DUVRI in relazione alla mutata presenza del personale ed
alla conseguente valutazione dei rischi connessi all’emergenza COVID;
– 50% del personale da adibire al telelavoro;
– Necessità di tutela delle categorie fragili e dei lavoratori pendolari regionali ed extra regionali che utilizzano i mezzi pubblici, dei lavoratori genitori con figli in età scolare.
Si rammenta che nel Protocollo è esplicitamente prevista la possibilità di sottoscrivere ulteriori protocolli di sede che organizzino in maniera più flessibile ««l’orario dei servizi erogati al pubblico e quello di lavoro»». Si rammenta, altresì, il necessario coinvolgimento del RSPP, del RLS e delle rappresentanze sindacali. Pertanto appare urgente, opportuno e necessario che si addivenga ad un recepimento formale del Protocollo di Intesa 24 luglio 2020, tramite una valutazione congiunta sugli aspetti specifici relativi ai cicli lavorativi del Ministero e delle misure adottabili a tutela della salute pubblica e delle categorie di lavoratori sopra descritte.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali sono disponibili anche martedì prossimo, in quanto già presenti in sede per altra convocazione.
In attesa di convocazione urgente porgiamo distinti saluti.

FP CGIL          CISL FP                UIL PA
Meloni        Nolè  Di Stefano        Trastulli

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