Polizia Penitenziaria: immagine del Corpo – Richiesta intervento

18 Settembre 2020

Prot. CS 123/2020

Roma, li 17 settembre 2020

Al Capo D.A.P.
pres. dott. Bernardo PETRALIA
Roma
capodipartimento.dap@giustizia.it
prot.dap@giustiziacert.it

E, per conoscenza Al Capo Ufficio Stampa
e Portavoce del Ministro della Giustizia
dott. Paolo FANTAUZZI
Roma
ufficio.stampa@giustizia.it

Oggetto: immagine del Corpo di Polizia Penitenziaria. Richiesta intervento.

Pregiatissimo Presidente,
nell’apprendere da alcune testate giornalistiche, di rilievo territoriale e nazionale, circa l’imponente indagine giudiziaria che ha portato l’arresto di alcuni poliziotti penitenziari, e non solo, per presunti favoreggiamenti ai detenuti, vedendo coinvolto l’Istituto romano di Rebibbia, la FP CGIL non può esimersi dall’evidenziare alcuni discutibili tratti esposti nelle diffusioni mediatiche che, inequivocabilmente, vanno a ledere l’indiscussa e nitida immagine del nostro prestigioso Corpo: donne ed uomini che offrono quotidianamente il loro encomiabile servizio a salvaguardia delle istituzioni; a giusto corollario, basti far luce sulle recenti operazioni condotte dalla Polizia Penitenziaria all’interno e all’esterno degli Istituti della Repubblica, ciò che anche Ella ha potuto constatare sin dall’inizio del mandato istituzionale.
La nostra realtà è circoscritta da fedeltà e senso del dovere, senza tralasciare i negativi casi isolati che meritano le relative conseguenze.
Non intendiamo, pertanto, intervenire con disadorne retoriche che, in qualche modo potrebbero apparire futili e fuori luogo, ma ci preme distanziarci su alcune esternazioni quali leve di strumentalizzazioni ed enfatizzazioni sociali.
Nell’affidarci agli scrupolosi accertamenti ed approfondimenti investigativi, nonché al lavoro di tutta la Magistratura competente, con la presente al fine di chiederLe opportuni interventi con l’Ufficio Stampa del sig. Ministro, che legge per conoscenza, affinché venga reso pubblico il “nobile e silenzioso” operato delle nostre lavoratrici e dei nostri lavoratori.
Con sensi di stima.

IL COORDINATORE NAZIONALE
Stefano BRANCHI

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