INL: Unitario – Nuove misure di contrasto al Covid

23 Ottobre 2020

NUOVE MISURE DI CONTRASTO AL COVID

Il 22 ottobre si è tenuto un incontro al fine di integrare il protocollo di sicurezza dello scorso settembre e di discutere un accordo specifico sulle fasce di flessibilità, alla luce dell’evolversi della situazione epidemiologica.

Riguardo al primo punto, nella bozza presentataci si prevede, tra l’altro: un forte ampliamento dello smart-working fino ad arrivare alla possibile istituzione dei presidi, in caso di peggioramento del quadro epidemiologico; riduzione della presenza in sede per i lavoratori conviventi con persone immunodepresse; obbligo di riunioni in videoconferenza. Si stabilisce, inoltre, che tali misure dovranno essere condivise in sede locale con le OO.SS.

Abbiamo evidenziato la necessità di introdurre alcuni correttivi:
– per il lavoro agile, abbiamo chiesto di fissare la percentuale minima, come previsto dal Decreto Dadone, al 50% per ufficio;
– la possibilità di concludere in smart-working la prestazione svolta in presenza per tutti: personale ispettivo e non ispettivo;
– per i conviventi con persone immunodepresse abbiamo chiesto che sia previsto un rientro non più di un giorno a settimana;
– la regolamentazione dei rientri in ufficio del personale ispettivo, al fine di evitarne la compresenza.

Tutte queste proposte sono state accolte.
Nel protocollo l’Amministrazione si impegna, inoltre, a completare in tempi rapidi la fornitura di pc portatili anche al personale amministrativo e a trovare misure e soluzioni idonee per consentire l’erogazione del buono pasto al personale.

Abbiamo anche segnalato che parrebbe l’INL non sia compreso nell’elenco delle Amministrazioni cui le ASL possono fornire tamponi, test, etc. È necessario, quindi, fare una verifica in tal senso e, nel caso, attivarsi perché l’INL vi rientri. Su questo, l’Amministrazione ha detto che si attiverà presso il Ministero della Salute o le Regioni, per far inserire l’INL in questi elenchi.

Rispetto al secondo punto, la bozza di accordo presentata prevede ulteriori fasce temporali di flessibilità, rispetto a quelle già indicate nel CCNI 2019. In particolare, saranno aumentate le fasce di flessibilità posticipando l’orario di entrata fino ad un massimo di 180 minuti rispetto all’inizio dell’orario di servizio e anticipando l’orario di uscita fino ad un massimo di 120 minuti rispetto al termine dell’orario di lavoro d’obbligo giornaliero. Visto che la bozza prevedeva tale flessibilità solo per gli uffici più grandi, abbiamo chiesto di togliere questo riferimento, considerato che la materia è oggetto di contrattazione integrativa e che in questo modo si pone un limite alla contrattazione di sede. La nostra richiesta è stata accolta.

L’applicazione dell’accordo sarà rimandata alla contrattazione integrativa di sede territoriale.
In allegato vi trasmettiamo il testo definitivo dell’integrazione al protocollo sulla sicurezza e quello dell’accordo sulle fasce di flessibilità.
Considerata la gravissima carenza di personale, abbiamo chiesto di procedere, intanto, alla stabilizzazione del personale comandato. Su questo, l’Amministrazione si è detta disponibile e ha chiarito che si attiverà in tale direzione.

Al termine dell’incontro, abbiamo chiesto di convocare a breve un apposito incontro per avere aggiornamenti sull’iter delle progressioni orizzontali, sullo svolgimento in sicurezza delle selezioni per le PO e per le progressioni verticali e per verificare la possibilità di rimodulare le attività di vigilanza e dei rapporti con l’utenza, senza abdicare ai compiti istituzionali e alla propria mission, ma nel pieno rispetto della salute dei lavoratori.

Roma, 23 ottobre 2020

FP CGIL
Matteo Ariano

CISL FP
Michele Cavo

UIL PA
Bruno Di Cuia

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