INPS: Unitario – Cambi di profilo e verifica accordo 3 Giugno

28 Ottobre 2020

CAMBI DI PROFILO E VERIFICA ACCORDO 3 GIUGNO

Verifica dello stato di attuazione del Protocollo sulla sicurezza negli ambienti di lavoro sottoscritto in INPS lo scorso 3 giugno e cambi di profilo sono stati i due argomenti, con “digressioni” sul tema dello smart working, iscritti all’ordine del giorno della riunione di ieri del Tavolo nazionale sindacale.
Sul monitoraggio dell’efficacia delle misure previste dal Protocollo del 3 giugno abbiamo preso atto dei dati forniti dall’Amministrazione sia in merito agli accordi in materia di sicurezza delle sedi sottoscritti a livello territoriale (113 accordi firmati a fronte di 125 sedi monitorate tra Direzioni regionali/Direzioni di coordinamento metropolitano e Direzioni provinciali) sia in ordine agli acquisti effettuati in questi mesi di dispositivi di protezione individuale ed alla predisposizione delle misure di protezione nelle sedi. Dagli interventi dei rappresentanti della parte datoriale è emerso come, nel generale contesto di un aggravamento dell’epidemia da COVID-19 che ha fatto registrare nelle ultime settimane un brusco innalzamento della curva del contagio, non si siano ad oggi, merito anche del “vituperato” accordo del 3 giugno che qualcuno oggi vorrebbe irrefrenabilmente sottoscrivere attraverso la via di fuga del suo aggiornamento, sviluppati focolai maturati all’interno della comunità di lavoro essendo gli episodi di contagio, di cui quotidianamente dà conto la messaggistica Hermes, frutto di fattori esterni all’Istituto. In tale quadro registriamo positivamente, in corso di riunione è stata comunicata la firma della relativa determina, l’attivazione in Direzione generale del servizio di somministrazione di test diagnostici al personale su richiesta del datore di lavoro e del medico competente: l’auspicio è che l’iniziativa, come indicato nel messaggio Hermes n.3680, faccia da apripista per tutte le sedi dell’Istituto e sia replicata dalle Direzioni regionali e dalle Direzioni di coordinamento metropolitano in sinergia con i rispettivi Servizi Sanitari Regionali.
Nei nostri interventi abbiamo ribadito da un lato la necessità di un massiccio ricorso allo smart working come strumento di tutela della salute del personale in questa fase in ragione dell’effetto deflattivo che il lavoro agile produce sulla circolazione del virus, mitigando la mobilità delle persone, una misura che andrebbe ulteriormente implementata per tutto il personale dell’Istituto, compresa la dirigenza alla quale si chiede un presidio fisico h24, e dall’altro abbiamo richiamato la controparte ad una “minore timidezza” nell’applicazione del Protocollo del 3 giugno nei suoi aspetti sanitari e organizzativi.
Nel corso del confronto sono stati forniti ulteriori dati su:
– acquisti di dotazioni informatiche fondamentali per il decollo dello smart
working, 8.000 computer portatili che si aggiungono ai 9.500 già in dotazione allo scoppio dell’epidemia ai quali, si spera in tempi brevi, se ne aggiungeranno ulteriori 10.000 acquisiti attraverso il Sistema Dinamico di Acquisizione della Pubblica Amministrazione che è uno degli strumenti di negoziazione telematici previsti dal Codice dei Contratti Pubblici;
– implementazione del ricorso allo strumento del web meeting per l’ambito di informazione allo sportello con estensione a tutti gli utenti per l’attività di consulenza, oggi limitata agli intermediari ed agli utenti muniti di cassetto previdenziale aziende, e progressiva estensione della sperimentazione, oggi circoscritta a Veneto, Campania, Sardegna, Lombardia e Toscana, della stessa modalità di relazione con l’utenza per l’informazione di primo livello (abbiamo chiesto che si acceleri sull’estensione a tutto il territorio nazionale in modo da deflazionare ulteriormente l’accesso fisico agli sportelli).
Sul secondo argomento, i cambi di profilo, abbiamo preso atto dei prospetti aggiornati relativi alle richieste di accesso ai profili specialistici che registrano un incremento dei numeri dei pareri positivi espressi dal nucleo di valutazione (ricordiamo che la decisione finale spetta al Direttore generale) rispetto alla versione di luglio (72 pareri positivi sugli informatici rispetto ai precedenti 56 e 10 pareri positivi sui geometri-periti industriali rispetto ai precedenti 9, mentre è rimasto inalterato il quadro numerico sul profilo sanitario). Sempre sullo stesso tema la delegazione di parte datoriale ha ribadito che per le istanze di accesso al profilo amministrativo da parte del personale sanitario si procederà con decorrenza posticipata alla luce del più volte annunciato, ma ancora non realizzato, bando per il reclutamento in comando di 63 infermieri da altre amministrazioni pubbliche, mentre a breve saranno definite in termini positivi, stante il sostanziale atteggiamento “neutro” dell’INL, le richieste di accesso al profilo amministrativo da parte degli ispettori di vigilanza che avevano a suo tempo fatto domanda.

Roma, 27 ottobre 2020

FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

CONFSAL/UNSA
Francesco Viola

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