Polizia Penitenziaria: emergenza sanitaria COVID-19.Attività preventiva negli Istituti Penitenziari della Repubblica, a tutela del personale

20 Novembre 2020

Al Guardasigilli
on.le avv. Alfonso BONAFEDE Roma

Al Capo Gabinetto del Guardasigilli
pres. Raffaele PICCIRILLO Roma

Al Sottosegretario alla Giustizia
on.le avv. Vittorio FERRARESI Roma

E, per conoscenza

Al Capo D.A.P.
pres. Bernardo PETRALIA
Roma

Al Vice Capo D.A.P.
cons. Roberto TARTAGLIA Roma
Al D.G.P.R. – D.A.P.
dott. Massimo PARISI
Roma

Alla Direttrice U.R.S. – D.A.P.
dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma

Oggetto: emergenza sanitaria COVID-19. Attività preventiva negli Istituti Penitenziari della Repubblica, a tutela del personale di Polizia Penitenziaria.

Pregiatissime Autorità,
la scrivente Organizzazione Sindacale in intestazione, con il presente atto così come di sotto discusso ed articolato, al fine di sottoporVi l’apodittica, delicata e preoccupante situazione che, allo stato de quo, sta interessando parte degli Istituti Penitenziari del Paese.

Pur tenendo conto del “Protocollo Quadro per la Prevenzione e la Sicurezza nei luoghi di lavoro in ordine all’emergenza sanitaria da Covid 19”, definito in data 23 ultimo scorso tra il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità con le Organizzazioni sindacali del Comparto Sicurezza, nonché delle varie e scrupolose iniziative sin ora poste in essere dalle articolazioni centrali e periferiche, appare riduttivo chiederVi di attivare ulteriori approfondimenti ed attività interventistiche volte ad esautorare eventuali alterazioni e compromissioni nefaste per l’intera comunità penitenziaria.

Il nesso eziologico della siffatta richiesta è collocabile all’acuirsi del fenomeno epidemiologico sul panorama nazionale, con seri e consequenziali effetti sull’intero apparato penitenziario (basti pensare le crescenti positività accertate sia dei lavoratori che della popolazione detenuta).
Indi per cui, Vogliano le SS.LL. determinare ulteriori azioni governative ed istituzionali, di concerto con le Autorità sanitarie centrali, volte a salvaguardare l’incolumità fisica dei nostri operatori.

Atteso che l’attività sindacale di questa Parte è improntata sulla tutela e difesa degli interessi collettivi del lavoro e della società tutta, crediamo fermamente che, oggi più che mai, le carceri meritano un’attenzione analitica più profonda ed accurata; pertanto restiamo fiduciosi in un impellente e debito seguito.

Con sensi di stima e gratitudine.

Il Coordinatore nazionale
Fp CGIL Polizia penitenziaria
Stefano Branchi

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