INPS: OPI Area Medico Legale – Luci e Ombre

26 Novembre 2020

OPI AREA MEDICO-LEGALE: LUCI E OMBRE

Lunedì 23 novembre u.s. siamo stati convocati per discutere l’ennesima riorganizzazione dell’Area
Medico Legale dell’Istituto. Rispetto alla precedente, piccoli aggiustamenti, alcuni condivisibili, altri
meno. Per quanto ci riguarda, avevamo chiesto nel precedente tavolo l’istituzione di almeno un
responsabile UOC coadiuvato da un responsabile UOS per ogni provincia (salvaguardando
ovviamente le grandi città, dove il carico di lavoro è decisamente elevato). Riteniamo ancora
insufficiente il numero (97) di UOC previste dall’attuale pianta organica in considerazione
dell’enorme mole di lavoro incombente sui Centri Medico Legali.

Siamo invece soddisfatti, e di questo diamo atto al Presidente Tridico (rispetto ai suoi “illustri ed
inconcludenti” predecessori), della proposta presentata nella legge di stabilità, relativa al concorso
per medici di I livello, ritenendo da sempre l’assunzione di nuovi colleghi dipendenti l’unica strada
percorribile per ridare forza e slancio al corpo sanitario.

Ci sono state date, poi, rassicurazioni circa l’effettuazione a breve termine del concorso per medici
di II livello, ma non sulla modalità di espletamento. Sull’argomento riteniamo che non si possa
trascinare una procedura concorsuale all’infinito, non chiarendone i motivi del ritardo.

Rimanendo in tema di personale, sembra finalmente in via di definizione la Convenzione per ridare
dignità e giusto riconoscimento ai numerosi medici convenzionati. Anche su questo, riteniamo che
l’Istituto debba agire con urgenza, non potendosi più in alcun modo accettare forme contrattuali
prive di qualsiasi garanzia.

Ci è stato poi fatto cenno a un possibile nuovo regolamento sui criteri di selezione per l’attribuzione
delle funzioni di Coordinamento alla luce del nuovo CCNL; sul punto, crediamo che i nuovi
regolamenti debbano valere per i nuovi incarichi.

L’emergenza sanitaria che ha coinvolto anche il nostro Paese ha dimostrato che, un oculato
investimento nella sanità pubblica – sia in termini di uomini che di mezzi – permette di dare risposte
pronte e valide alle giuste aspettative della popolazione e che, anche l’INPS come le Regioni,
dotato da decenni di una valida struttura sanitaria, deve essere messo nelle condizioni di operare
al meglio. Per questo, ribadiamo l’urgenza di dar seguito a tutte le possibili azioni di arruolamento
di personale medico e al conferimento degli incarichi vacanti ancora disponibili.

 

FP CGIL
Francesco Reali    Antonella Trevisani
Matteo Ariano

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