Mibact: Osservazioni allo schema di nuova dotazione organica

27 Novembre 2020

AL MIBACT

Sig. Capo di Gabinetto
dr. Lorenzo Casini

Sig. Segretario Generale
Dr. Salvo Nastasi

Sig. D.G. Organizzazione
Dr.ssa Marina Giuseppone

Sig. Dirigente
Servizio II Relazioni Sindacali

Dr. ssa Sara Conversano

Loro sedi

Oggetto: Osservazioni agli schemi di rimodulazione assegnazione degli organici a parziale
modifica del DM 2016.

Con riferimento all’oggetto la FP CGIL, nel prendere atto della proposta di modifica avanzata dall’amministrazione, che interviene unicamente sulle strutture oggetto di nuova istituzione o che hanno avuto un ampliamento delle competenze, esprime le seguenti considerazioni:
L’ipotesi di revisione presentata si presenta sostanzialmente come un restyling del DM 2016 e non incide sulla generale esigenza di una rimodulazione complessiva dei fabbisogni professionali. Tale scelta, che sembra imposta dalle necessità imposte dalla ristrettezza dei tempi e dai ritardi che ha registrato la trattazione di questa delicata materia, rappresenta, a parere della scrivente O.S., una occasione persa, tenendo conto delle necessità organizzative che l’istituzione di nuove autonomie museali e la complessizzazione delle competenze attribuite alle altre, sia per effetto degli scorpori delle SABAP operate sul territorio che a seguito della previsione di nuovi carichi di lavoro per alcune strutture centrali e nuovi Istituti a rilevanza nazionale.
Dal punto di vista del metodo adottato dalla Commissione allo scopo istituita si è apprezzata l’operazione di revisione delle dotazioni organiche che ha modificato gli equilibri numerici all’interno delle aree, incrementando la previsione delle aree seconda e terza senza determinare soprannumeri nell’area prima. Si ritiene al riguardo che occorre procedere in questa direzione rispetto all’ineludibile revisione del fabbisogno professionale complessivo in un contesto funzionale che preveda la revisione dei profili professionali e la riqualificazione dei lavoratori attualmente presenti negli organici tramite i passaggi orizzontali e verticali.
Si è molto meno apprezzato il mancato coinvolgimento preventivo alla formulazione della proposta dei Dirigenti nei territori interessati direttamente dai processi di riorganizzazione e questo si è riverberato molto nei casi di scorporo dei vecchi Uffici, come è avvenuto per alcune SABAP, dove arrivano segnalazioni di ripartizioni che non rispetterebbero gli effettivi carichi di lavoro che andranno a ricadere sulle strutture neo istituite. A tal fine, in allegato queste osservazioni, si produrranno delle proposte di modifica che riguardano alcune delle strutture interessate e che si è ritenuto di mantenere il più possibile nell’ambito dei vincoli numerici dati a livello complessivo.
Pertanto, in conclusione, non si può che ribadire il giudizio critico su una riorganizzazione complessiva del Ministero sempre più orientata sui processi di valorizzazione a discapito di quelli che riguardano la tutela e la conservazione del nostro patrimonio culturale. In riferimento ai vincoli relativi al contenimento del costo del lavoro entro i limiti definiti dal DPCM 171/2014 si ritiene che gli stessi andrebbero superati con una norma che recuperi almeno parte delle posizioni in organico perse in quella occasione, senza alcun beneficio per le casse dello stato in quanto posti vacanti, al fine di corrispondere effettivamente al fabbisogno professionale derivante dalla proliferazione di Uffici la cui strutturazione è particolarmente complessa.
Distinti saluti

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale

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