INPS: Unitario Covid e malattia

24 Marzo 2021

Vaccinazione di massa: permesso orario e trattenuta per assenza per malattia
post vaccinazione: quando l’armonizzazione della norma?

Sembra ormai pacifico che la definitiva soluzione della pandemia verrà dal raggiungimento dell’immunità di gregge dopo che il vaccino sarà stato somministrato alla maggior parte della popolazione e per questo vaccinarsi è stato equiparato dal Presidente della Repubblica agli impegni civili dei cittadini.
Alcuni temi, a prescindere dalla disponibilità delle fiale di vaccino per la popolazione, meritano invece riflessione e discussione immediata.
Mentre, infatti, sembra essersi aperto un canale di comunicazione con il neo-ministro Brunetta rispetto all’iniqua trattenuta operata generalmente sui giorni di assenza dal servizio per malattia, sembra necessario ed urgente ricevere una interpretazione
autentica della normativa sulla malattia per Covid-19.
Con la disponibilità e la somministrazione dei vaccini, oltre alla necessità del riconoscimento di un permesso speciale per l’assenza dal servizio per vaccinazione, si potrebbe verificare il caso fortuito di effetti collaterali lievi tra i quali la comparsa
della febbre o dolori che potrebbero impedire al dipendente neo-vaccinato di tornare (o già soltanto di essere ammesso) immediatamente al lavoro subito dopo essersi vaccinato. In questo caso, si dovrebbe applicare in modo estensivo anche alla lieve malattia in occasione del vaccino la normativa per le assenze per contagio da Covid19 che, come è noto, non prevede l’applicazione delle trattenute al dipendente che se ne ammalasse. In caso contrario, la presenza di febbre impedirebbe, a normativa vigente, l’accesso al lavoro pur se conseguente alla vaccinazione dando luogo ad una doppia penalizzazione: il mancato riconoscimento del permesso e la decurtazione dello stipendio.
La questione non pare peregrina soprattutto in quanto il cosiddetto decreto sostegni ha previsto per il personale della scuola (attualmente soggetto a campagna vaccinale) il permesso retribuito per recarsi presso i centri di vaccinazione.
Se vaccinarsi è segno di civiltà, lo è al pari la rimozione di un’ingiusta ed iniqua penalizzazione economica.

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

UIL PA
Sergio Cervo

CONFSAL/UNSA
Francesco Viola

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